Il Ministro degli Interni ucraino e la Polizia sostennero da subito che i manifestanti anti-governativi fossero rimasti uccisi dalle fiamme scaturite dai loro stessi lanci di bombe molotov. Anche la stampa vicina al nuovo governo attribuì l'incendio ai manifestanti filo-russi. Ben presto questa versione venne smentita dalle testimonianze dei sopravvissuti e di vari osservatori.
Su questi fatti si concentrerà un incontro on line promosso dal circolo culturale de La Terra dei Padri di Modena lunedì 7 marzo alle 21.15. Sarà presente una testimone diretta di quei fatti che oggi vive in Toscana. Olga si salvò per miracolo da quella carneficina. In Italia è arrivata nel 2015 e ha chiesto asilo politico: le è stato riconosciuto lo status di rifugiato nel 2016.
'Da 15 giorni le immagini dell'Ucraina arrivano su ogni televisore, sui pc, sui giornali, su ogni telefono. Pochi però hanno raccontato quello che é successo in Ucraina negli ultimi anni. In questo spazio racconteremo un terribile dramma colpevolmente fatto passare sotto silenzio, perché la conoscenza degli accadimenti nascosti può insinuare il tarlo del dubbio - si legge in una nota del Circolo -. Il 2 maggio 2014 a Odessa anche il cielo ha pianto lacrime amare, lo racconteranno Lorenzo Maria Pacini e Fabio De Maio, con la testimonianza di Olga che era nella casa del popolo quando si scatenò una terribile furia omicida, dettata dall'odio'. Sarà presente anche Dario Cattaneo, il sindaco di Ceriano Laghetto che ha dedicato una piazza ai Martiri di Odessa. Concluderà Luca Rossi dell'Associazione Russia- Emilia Romagna.