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Nel corso della sua visita al distretto della ceramica di Sassuolo, il premier Mario Draghi celebra una delle eccellenze del made in Italy. 'Qui si produce circa il 90% della ceramica italiana. Nel primo trimestre di quest'anno, questa industria è cresciuta di quasi il 9%, molto di più della produzione manifatturiera. Il segreto di distretti come questo sta nella stretta collaborazione tra le imprese, nell'internazionalizzazione, nell'innovazione. Nel 2018 il vostro settore ha fatto investimenti per quasi il 10% del fatturato. È un esempio virtuoso: in media, le imprese italiane spendono intorno al 3%. Ed è un leader nel mondo: la produzione italiana di ceramica viene esportata per l'85%, per un valore di oltre 4,5 miliardi di euro, e copre circa un terzo del commercio internazionale del prodotto', ha ricordato Draghi.
Il presidente del consiglio ha sottolineato che il 'territorio è tra quelli che hanno mostrato la migliore capacità di rispondere alla crisi. E non mi riferisco solo a quella pandemica dell'ultimo anno, ma più in generale alla lenta crescita dell'ultimo decennio. Tra il 2010 e il 2019, il Pil dell'Emilia-Romagna è cresciuto del 6,9%, a fronte di un aumento del Pil nazionale dello 0,8%. Il merito è la vostra vocazione produttiva, ma questa deve essere sostenuta con adeguate infrastrutture materiali e immateriali'. Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e nel Fondo Complementare il governo ha 'stanziato quasi 30 miliardi per favorire la digitalizzazione e la competitività delle imprese. Di questi, quasi 18 miliardi sono previsti per realizzare il programma Transizione 4.0. Oltre 2 miliardi riguardano gli investimenti ad alto contenuto tecnologico e per le politiche industriali di filiera'.
Nessun accenno alla Bretella da parte del premier, ma il presidente di Confindustria Giovanni Savorani afferma di come il Governo abbia 'preso impegni' sulle infrastrutture. E Savorani lancia un sos sul tema della competitività sui costi rispetto ai competitor spagnoli e polacchi.
Redazione Pressa
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