'Al di là della retorica sulla qualità, la sicurezza e la dignità del lavoro è un altro primo maggio che suona come una beffa per gli autotrasportatori italiani. Di fronte alla famosa 'carenza di autisti' assistiamo infatti a un nuovo tentativo di dequalificare la professione di autotrasportatore e tutto sotto la bandiera dell'Europa. Si spiega così la studio “Bus and truck drivers from third countries” che la Commissione europea ha affidato all'Unione internazionale dei trasporti su strada. Uno studio che ha lo scopo di esaminare la situazione giuridica dei diversi Stati membri Ue e di 20 Paesi fuori dall'Unione, per consentire ai conducenti di tali Paesi terzi di lavorare per aziende europee e, quindi, italiane. Insomma si spalancano ulteriormente le porte a manodopera a basso costo e allo svilimento di una categoria già fortemente penalizzata'.
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