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Lunedì prossimo, 29 maggio, si terrà lo sciopero nazionale dell’autotrasporto proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti per contrastare le misure della Commissione europea, che intendono modificare la regolazione dei tempi di guida e di riposo per i camionisti ed escluderli dall’applicazione della direttiva sui distacchi che varrebbe solo se il periodo speso dal conducente in un dato paese supera i 5 giorni. In pratica, se le norme venissero applicate, il tempo di riposo settimanale passerebbe da 45 a 24 ore, estendendo il tempo di guida. “Tale modifica - secondo i sindacati - impatterebbe negativamente sull’organizzazione del lavoro, sulle normative nazionali e sui tempi di vita e lavoro dei camionisti e quindi sulla sicurezza stradale”. Accanto a questi problemi ve ne sono altri che potrebbero “favorire la discriminazione sulla base della nazionalità, in termini di retribuzioni e condizioni di lavoro, incoraggiando le aziende meno virtuose ad utilizzare forza lavoro a basso reddito”.
La segretaria nazionale della Filt-Cgil, Giulia Guida, dice che 'le istituzioni, a partire dal governo, devono intervenire presso la Ue per fermare le iniziative di modifica del regolamento sui tempi di guida e di riposo che possono avere un forte impatto negativo sui tempi di vita e di lavoro, già gravosi e usuranti, con riflessi sui contratti e anche sulla sicurezza stradale. Inoltre, serve anche intervento sulla questione dei distacchi che rischiano di normalizzare il dumping sociale invece di contrastare lavoro nero e concorrenza sleale'.
Nel rispetto della garanzia dei servizi essenziali previsti dalla legge, lo sciopero si svolgerà:
- per l’intero turno di lavoro in Lombardia e in Piemonte;
- in Liguria per l’intera giornata, con presìdi ai varchi portuali a Genova a alla Spezia;
- in Veneto e in Emilia Romagna 8 ore;
- in Toscana con presidio e iniziative a Firenze e Livorno;
- presìdi anche ad Ancona e a Bari presso l’interporto.
Cinzia Franchini
Redazione Pressa
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