'Credo si stia superando il limite della decenza, in spregio alla verità e alle più elementari forme di rispetto. Allibiti continuiamo ad assistere, su alcuni canali social, a racconti di mobilitazioni di massa e a fantomatiche 'marce' verso la capitale ad opera dei camionisti. Così non è e non sarà nei prossimi giorni. E' quasi
ridondante ribadirlo, ma purtroppo visto il clima che si sta creando occorre farlo. Per il rispetto che si deve a una intera categoria di lavoratori: persone serie e responsabili che non si fanno strumentalizzare da una protesta di pochi, le cui motivazioni esulano dagli storici e atavici problemi, tanti, del nostro settore, e che soprattutto sempre prenderanno le distanze da slogan ignobili da guerra civile'. A parlare è ancora la portavoce di Ruote Libere Cinzia Franchini.
'Abbiamo fotografato oggi pomeriggio intorno alle 16 il quadro dell' intera rete autostradale fornito dalle webcam di Autostrade per l'Italia e le immagini parlano da sole: da Milano a Napoli, da Roma a Firenze, il traffico scorre nella norma, a meno che non si immagini esista un grande complotto che censura addirittura le telecamere in autostrada - continua Cinzia Franchini -.
Vi sono stati rallentamenti ieri in alcuni tratti, ma si tratta di episodi del tutto sporadici e continuare a mostrare quelle immagini a rotazione, con musiche da film apocalittici, come fossero lo specchio di una mobilitazione generale è a dir poco surreale. Come surreali e pericolosi sono i toni da guerra evocati, gli spettri di scaffali dei negozi vuoti, gli inviti a fare scorte e altre demenziali affermazioni. Gli autotrasportatori non hanno bloccato il Paese semplicemente perchè la protesta sul Green Pass riguarda tutti e un settore da tempo in ginocchio per dinamiche note, non si fa usare per logiche altre. L'autotrasporto è piegato da una normativa spesso punitiva e inapplicabile, da una concorrenza selvaggia, dal radicamento decennale delle mafie e da interessi di mondi economici che mirano esclusivamente alla propria auto conservazione: usare questa frustrazione come cavallo di troia per una battaglia trasversale è semplicemente offensivo'.
'Questo certo non significa che ogni autotrasportatore non possa protestare in base alle sue idee sul tema del green pass e non significa che anche a livello di categoria vi siano anomalie da chiarire nell'applicazione del certificato verde - continua Cinzia Franchini -.
Il ministro Giovannini deve spiegare, ad esempio, se le regole applicate agli autisti italiani, valgono anche per i vettori esteri e se è intenzione del Governo, dal 15 ottobre, non fare lavorare gli autotrasportatori che, senza violare alcuna legge, non si vaccinano. Questi nodi restano sul tavolo, ma nulla hanno a che vedere con il ventilato blocco delle autostrade e con minacce inaccettabili. Lo ricordo ancora una volta, i camionisti sono persone serie e non si fanno tirare la giacchetta da nessuno'.