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Aimag: per le imprese più domande che risposte dal piano industriale

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Lapam e CNA al termine dell'incontro a Mirandola: 'Ancora non si sa quale sarà l'impatto delle nuova governance su ruolo e l'attività delle imprese locali'


Aimag: per le imprese più domande che risposte dal piano industriale
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'Come verrà gestito il sistema di affidamento dei lavori e dei servizi alle imprese locali vista la mole di investimenti oltre i 200 milioni di euro prevista nei prossimi anni e quali strumenti si intende mettere in atto per consentire l’accesso alle gare da parte delle micro e piccole imprese del territorio, così come previsto dal codice dei contratti pubblici?'. E' uno degli interrogativi più pregnanti posti dalle rappresentanze delle imprese locali, che rappresentano buona parte dell'indotto di Aimag sul territorio, posti sul tavolo riunito ieri a Mirandola con Aimag e gli attori sociali del territorio e una rappresentanza dei sindaci per affrontare le principali situazioni in essere nei comuni dell’Area Nord e nel territorio carpigiano.

Domanda per ora senza risposta che riguarda il futuro centinaia di aziende che davanti hanno la prospettiva di una società che nell'ottica di una nuova governance dove il socio privato Hera ha assunto un ruolo sempre più rilevante. Una società pronta ad investire una grande quantità di denaro ma anche appunto nell'ottica di una nuova direzione e di un nuovo assetto dove la parte pubblica in mano ai comuni è sempre meno determinante, soprattutto in assenza di un patto di sindacato, potrebbe non garantire quella stessa ricaduta territoriale.

'Nel corso degli ultimi anni, siamo intervenuti più volte per chiedere chiarimenti sulle ricadute per imprese e cittadini, in termini di servizi e di tariffe applicate ed è fondamentale che si ottengano risposte chiare' - è il commento di Lapam Confartigianato e CNA a margine dell’incontro.
'Abbiamo portato alcune considerazioni che riteniamo significative. Uno degli interrogativi che ci poniamo è come verrà gestito il sistema di affidamento dei lavori e dei servizi alle imprese locali vista la mole di investimenti oltre i 200 milioni di euro prevista nei prossimi anni e quali strumenti si intende mettere in atto per consentire l’accesso alle gare da parte delle micro e piccole imprese del territorio, così come previsto dal codice dei contratti pubblici. Il nostro obiettivo è assicurarci che il nuovo piano industriale non vada a ricadere sugli imprenditori in termini di un aumento delle tariffe. Questo riassetto della governance si sta verificando in un contesto storico particolarmente complicato'.

 

'La proprietà pubblica e il radicamento territoriale - proseguono le rappresentanze delle imprese - sono stati garantiti in questi anni dal patto di sindacato tra i comuni soci e rimane un elemento imprescindibile. Sosteniamo che il ruolo dei soci privati sia quello di lavorare sull’efficienza e sull’organizzazione dei servizi, nell’ottica dello sviluppo aziendale e della crescita industriale, mentre quello dei pubblici sia mantenere la dimensiona pubblica, appunto, del servizio, tutelando le imprese e i cittadini con politiche di sostenibilità. Fino ad oggi non abbiamo avuto possibilità concrete di valutare attentamente il piano industriale proposto. Come associazione siamo disponibili a un continuo confronto costruttivo: sicuramente manterremo alta l’attenzione sulla situazione per fare in modo che gli interessi delle micro, piccole e medie imprese vengano rispettati, anche per quanto riguarda il mantenimento della qualità nel servizio di gestione rifiuti che l’azienda ha sempre garantito'.


Gianni Galeotti
Gianni Galeotti

Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consiglie..   Continua >>


 
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