C'è la giovane mamma, che chiede solo di sapere se dovrà trasferirsi in un'altra sede, prima di iscrivere il figlio all'asilo nido. C'è chi conferma le inefficienze organizzative, la duplicazione delle mansioni e la disorganizzazione. Sono le voci degli impiegati di Coop Alleanza 3.0 che hanno partecipato all'assemblea dei lavoratori convocata dai sindacati nel quartier generale di Villanova di Castenaso, alle porte di Bologna, per illustrare i contenuti della riorganizzazione della sede annunciata lo scorso 9 gennaio che prevede la ricollocazione di 752 dipendenti.
Di più se ne saprà forse il 5 febbraio, quando il colosso della grande distribuzione incontrerà nuovamente i sindacati per entrare nel merito di un'operazione che riguarda , di fatto, la metà del personale delle sedi amministrative (1.547 posizioni equivalenti full time).
'In quella sede vedremo di capire, area per area, quali mansioni si sono duplicate per effetto della fusione e cosa c'è disponibile nel sistema Coop. Certo, ricollocare delle professionalità alte sarà complesso. Ora siamo in una fase di ascolto', spiega Sara Ciurlia della Fisascat-Cisl di Bologna. La riorganizzazione delle sedi amministrative dovrebbe far risparmiare a Coop Alleanza 3.0 31,4 milioni di euro, derivanti dalla riduzione del costo del personale per 29,7 milioni e per 700.000 euro attraverso il ricorso allo smart working.
Nella foto la staffetta tra il presidente dell'allora Coop Estense Zucchelli e l'attuale presidente di Coop Alleanza 3.0 Turrini