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Angelica Ferri Personali, esperta di finanza e mercati, interviene sulle decisioni di Donald Trump sui dazi e conferma la linea tenuta fino ad ora da Emanuele Orsini, presidente nazionale di Confindustria.
‘Fondamentale è ora sollecitare l’Unione Europea sui temi dei dazi, intraprendere azioni di negoziazione con l’amministrazione Trump, per prevenire ulteriori escalation - afferma Personali -. Le mosse politiche e finanziarie dell’amministrazione Trump hanno costretto l’Europa a rivedere le proprie strategie economiche e commerciali, cercando di adattarsi a un panorama internazionale in rapida evoluzione. I dazi imposti dagli Stati Uniti avranno un impatto considerevole su settori italiani fortemente orientati all’export'.
'Penso alle nostre aziende emiliane, l'aumento dei prezzi che potrebbero causare i dazi, renderebbe i prodotti modenesi meno competitivi rispetto a quelli di produttori americani o di altri Paesi non soggetti a tali dazi.
Questo potrebbe portare a una diminuzione della domanda da parte dei consumatori e delle aziende statunitensi. Modena è un polo importante per la produzione di auto di lusso, veicoli industriali e componentistica. Questo settore rappresenta una quota significativa delle esportazioni modenesi verso gli Stati Uniti (oltre la metà dei circa 3 miliardi di euro esportati). Dazi elevati su questi prodotti avrebbero un impatto diretto e sostanziale sulle aziende del territorio, inclusi marchi prestigiosi come Ferrari e Maserati. Modena è un distretto importante per la produzione di macchinari industriali, inclusi quelli per la ceramica. Dazi su questi beni renderebbero più costoso per le aziende americane acquistare macchinari italiani, favorendo i produttori locali o di altri paesi. Anche il settore agroalimentare potrebbe subire ripercussioni. Il rapporto tra Pil ed esportazioni a Modena è molto alto (quasi il 60%), significativamente superiore alla media italiana. Questo rende l'economia modenese particolarmente sensibile alle variazioni del commercio internazionale. Gli Stati Uniti rappresentano una quota molto rilevante (circa il 17,1% nel 2024 - dati Confartigianato e Cna) dell'export totale di Modena, posizionandosi come uno dei principali mercati di destinazione' - chiude Personali.
Redazione Pressa
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