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Applicazione graduale del contratto nazionale al posto del multiservizi, sia per l'alimentare sia per la logistica, e percorsi verso l’internalizzazione di almeno parte dei 900 lavoratori ora in carico alle cooperative appaltatrici Evologica e Cofamo attive in Italpizza. Questa la proposta sindacale emersa ieri sera al termine del lungo incontro sulla vertenza Italpizza con tutte le parti in causa. Una proposta che punta alto, certo, proprio in funzione di una trattativa al tavolo con la proprietà ma che ha trovato sia come causa sia come effetto, l'apertura dell'azienda almeno a discutere di prospettive diverse rispetto a quelle ora in vigore
'Tutti i 900 lavoratori devono trovare un miglioramento alle loro condizioni attuali e per raggiungere questo obiettivo il presupposto tracciato dai sindacati confederali e le categorie di Cgil Cisl Uil, riuniti fino a ieri sera nell'assemblea fiume iniziata nel primo pomeriggio presso la sede di Legacoop Modena, hanno elaborato una proposta di base; proposta subito sottoposta all’azienda, presente fino all'ultimo in Legacoop nella figura del Consigliere delegato Andrea Bondioli.
Posizione sindacale riassunta in una nota inviata dalla CGIL con la quale si saluta positivamente l'apertura dell’azienda rispetto ai nuovi scenari di dialogo e di accordo:
'Al primo punto - riassume Cesare Pizzolla della segreteria CGIL - è stata posta la possibilità di re-integrare parte delle attività oggi in appalto, e conseguentemente anche dei lavoratori, all’interno dell’organizzazione aziendale di Italpizza. Ciò implicherebbe la conseguente applicazione in modo progressivo del contratto dell’industria alimentare.
Per quanto riguarda invece la logistica in capo alla cooperativa Cofamo, la proposta dei sindacati è quella di arrivare sempre in modo progressivo, sia nei tempi che nelle modalità, all’applicazione del contratto più appropriato merci-logistica, ad eccezione di quelle attività puramente di servizio a cui si continuerà ad applicare il contratto multiservizi.
Nella proposta delle organizzazioni sindacali c’è disponibilità ad una progressività per l’allineamento tra le attuali retribuzioni del contratto multiservizi e quelle dei contratti alimentare e merci-logistica, attraverso step successivi per arrivare al ri-allinemanento nel momento in cui partirà l’applicazione integrale dei due contratti, alimentare e merci-logistica'
Ora la parola spetta all'azienda che già potrà dare una prima indicazione nel tavolo aggiornato al 16 luglio. Mentre lunedì 8 luglio incontro conoscitivo in comune dove le parti esporranno lo stato dei fatti all’istituzione pubblica.
Nel frattempo, proprio dall'azienda, è arrivato subito un primo segnale positivo, soprattutto relativo al dialogo avviato.
“Nelle cinque ore di incontro che si è svolto ieri abbiamo potuto apprezzare la disponibilità al dialogo – commenta Andrea Bondioli, Consigliere delegato di Italpizza – e la ferma volontà di operare nell’interesse dei lavoratori e dell’azienda. Al fine di approfondire le reciproche posizioni e valutare gli effetti degli avvicinamenti compiuti, è stato deciso per un prossimo incontro tra meno di due settimane. Restiamo fiduciosi. Con oggi si conferma che non c’è strada alternativa a quella del dialogo e del confronto democratico con un Sindacato unito e responsabile. Questo nuovo modello di relazioni sindacali, da tempo da noi auspicato, si inserisce nell’ambizioso progetto di sviluppo e piano industriale che vede l'azienda impegnata in cospicui investimenti sul territorio, acquisizioni e internazionalizzazione.
Con senso di responsabilità e rispetto delle rappresentanze la nostra azienda - chiude Bondioli - si è fatta mediatrice dell’unico percorso entro il quale si può realmente definire i possibili miglioramenti, sia per i lavoratori che per la garanzia dei livelli occupazionali. Siamo sulla strada giusta.
Gianni Galeotti
Nella foto, una linea di produzione dello stabilimento Italpizza di San Donnino e, nel riquadro, Cesare Pizzolla (segreteria CGIL)