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Il messaggio 'incomprensibile, disarmante e pericoloso' è: 'Se stai buono un contratto (precario) te lo faccio'. L'accordo separato tra Fai-Cisl e Castelfrigo, che ha portato all'assunzione di 52 addetti delle coop, per sei mesi e tramite un'agenzia del lavoro segue 'uno schema di impatto regressivo e discriminatorio'. Liberi e uguali Modena oggi attacca il sindacato e parla di 'aziende che scelgono lavoratori da 'assumere' sulla base dell'appartenenza a un sindacato e della partecipazione o meno a uno sciopero'. LeU, dunque è stupito dall'atteggiamento della Fai-Cisl e lo è 'ancora di piu'' poichè la Cisl confederale, sempre ieri, ha firmato un altro accordo, regionale e con Confindustria-Aci-istituzioni e Cgil e Uil, 'dove si usano parole estreme e reali come 'illegalita' e caporalato' e in cui si chiede di risolvere il problema di coloro che hanno osato dare battaglia su uno dei piu' elementari temi del diritti del lavoro'.
Insomma, se da una parte 'si afferma che l'azienda ricorre alle false cooperative, sfrutta, alimenta il caporalato', dall'altra 'si sottoscrivono accordi separati e discriminatori'. Perchè per LeU quello regionale è invece 'un buon accordo', che crea le condizioni 'per dare una prospettiva a quei lavoratori licenziati, discriminati per il semplice fatto di appartenere ad un sindacato e di essersi ribellati al caporalato e all'illegalita''. Liberi e uguali mette poi in fila le cose ancora da fare. Perchè l'accordo Fai-Cisl e Castelfrigo per il momento non si presenta come 'una soluzione permanente, per quanto si garantisca il rispetto del contratto collettivo nazionale dell'industria alimentare'.
Poi c'è da affrontare davvero il tema della legalita' nel distretto modenese delle carni 'tuttora irrisolta e che richiede l'impegno di tutte le istituzioni, le Forze dell'ordine, le associazioni economiche, sindacali e della societa' civile'.
Intanto, i lavoratori della Castelfrigo in lotta, ottenuto l'accordo regionale, hanno deciso di sospendere lo sciopero della fame, ma di continuare il presidio per vigilare. 'Anche per Liberi e uguali Modena la vertenza non si chiude qui. Vigileremo sul rispetto degli impegni assunti soprattutto in merito alla ricollocazione di tutti i lavoratori e ci batteremo perche' i principi della legalita' e della nostra Costituzione vengano rispettati all'interno della Castelfrigo e di tutte le aziende del distretto'. L'accordo regionale, nel frattempo, incassa il plauso della senatrice di Liberi e uguali Maria Cecilia Guerra: 'Rappresenta un importante successo della lotta condotta, con presidi, manifestazioni e, da ultimo, lo sciopero della fame, da molti lavoratori delle cooperative che lavoravano in appalto per la Castelfrigo'. Liberi e uguali e' stato 'al loro fianco sin dall'inizio, traendo stimolo ed esempio dalla loro determinazione, e non li lasceremo soli neppure adesso', chiosa Guerra.