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L'omologazione e' il vero 'nemico' del sistema cooperativo. Per cui occorre 'recuperare appieno il nostro sistema valoriale'. Sulla questione reputazionale delle cooperative si concentra l'intervento del presidente nazionale di Legacoop, Mauro Lusetti, questa mattina a Riccione, in provincia di Rimini, all'assemblea annuale delle coop sociali dell'Emilia-Romagna iscritte alla Centrale.
'I 130 anni di vita e il costituire l'8% del Pil nazionale significa che siamo capaci di interpretare cambiamento e bisogni', ragiona, sottolineando che 'sul mercato competono sistemi diversi. Noi siamo altro dall'impresa privata e questo elemento deve emergere'. D'altronde molte cooperative sono fallite proprio perche' non sono state in grado di 'governare la questione socio-lavoratore', che 'a volte e' un elemento positivo e a volte una contraddizione, ma da cui non possiamo uscire'. Dunque occorre puntare sulla formazione dei giovani, da cui 'dobbiamo essere scelti'.
Lusetti non nega gli errori commessi dal sistema, 'non tantissimi' comunque. E sottolinea che 'dobbiamo vergognarci se qualche cooperatore commette reati, ma essere orgogliosi perche' non abbiamo minimizzato', per esempio con la costituzione di parte civile nel processo Mafia capitale, con espulsioni e azioni di responsabilita'.
E ancora sulle coop spurie - Contro le cooperative spurie sono state raccolte firme, ma ora 'la battaglia è ferma in Parlamento: aspettiamo il governo sulla definizione di impresa sociale' e 'la vigilanza deve rimanere alta'. Di certo 'abbiamo pagato 200 milioni di euro per fatti fiscali e amministrativi, ma così- ammonisce- ci giochiamo il campionato di serie A'.
Il movimento cooperativo, prosegue Lusetti, e' 'una risorsa per il Paese, ma a qualcuno da' anche fastidio'. Tuttavia la sfida non è a 'essere piu' furbi', bensì quella della 'innovazione tecnologica', anche attraverso aggregazioni e politiche consortili.
La rappresentanza, conclude, 'e' in crisi', ma il sistema cooperativo ha in fieri il progetto dell'associazione Aci, 'un percorso che non si deve fermare, ma andare avanti. E al quale le cooperative sociali devono dare il loro contributo'.
Anche il presidente regionale di Legacoop, Giovanni Monti, sottolinea che 'la battaglia contro le coop spurie e' nota ed evidente'. Non serve una 'logica punitiva come il clima vorrebbe, ma di trasparenza e governo del sistema'. Dunque deve essere 'l'anno di riposizionamento di qualita' dell'impresa cooperativa: siamo portatoti non di muri e rotture, ma dell'idea di fare insieme'. Da qui la sottolineatura di Monti che 'la riprogettazione continua e' un valore cooperativo da rafforzare' e la volonta' di proporre a livello nazionale e regionale in vista delle prossime elezioni 'un manifesto della cooperazione'.
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