Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
'Nell'incontro di oggi tenutosi al Mimit con la partecipazione del Ministro Urso, purtroppo si confermano tutte le preoccupazioni che come Fiom-Cgil continuiamo a denunciare sulla situazione degli stabilimenti Stellantis in Italia. Non sono emersi elementi di garanzia sul futuro dello storico sito produttivo di via Ciro Menotti di Modena dove fino a pochi mesi venivano prodotti i modelli Maserati. Altresì riteniamo grave quanto sta accadendo presso l'Innovation Lab Maserati di Modena, dove con la motivazione di una razionalizzazione degli spazi, di fatto, si ridimensiona sia in termini di organico che di strutture, un importante sito di ricerca e sviluppo, fondamentale per il rilancio di un prestigioso marchio italiano che già vive un pesantissima crisi che per i lavoratori si traduce in un massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali'. Lo dichiara in una nota Maurizio Oreggia, coordinatore automotive per la Fiom-Cgil nazionale.
'Ammortizzatori sociali che non risparmiano nemmeno i lavoratori della VM di Cento stante un piano quinquennale che non conosciamo e di cui apprendiamo l’esistenza soltanto oggi. Ancora non è chiaro il futuro dello stabilimento di Cento, anche se Stellantis ha riconfermato la volontà di valutare eventuali interessamenti o partnership che ad oggi però non si stanno realizzando. La mancanza di un piano industriale di ampio respiro, dei necessari investimenti, unitamente ad una ormai chiara a tutti strategia aziendale di Stellantis volta al massimo profitto, stanno sempre più portando allo smantellamento di un intero settore strategico per il nostro Paese. Anche per queste ragioni rinnoviamo la richiesta alla Presidente del Consiglio di convocare l'ad Carlos Tavares per avere risposte certe sulla produzione, sulla ricerca e sviluppo e sull’occupazione' - chiude la Cgil.
'Ribadendo quanto già avanzato in questi mesi, ho espressamente chiesto che Stellantis presenti un piano complessivo che tenga conto del tema delle necessarie garanzie occupazionali e degli investimenti innovativi per Maserati e VM. Ci aspettiamo che sia un progetto all’altezza, che non ridimensioni marchi simbolo della Motor Valley dell’Emilia-Romagna come quello della Maserati o della Vm di Cento, mettendo a rischio presenze che hanno fatto la storia dei motori in questo Paese, e non solo'. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al termine dell’incontro a Roma. Entro luglio si concluderà a Palazzo Chigi la fase complessiva del confronto tra Mimit, Regioni e forze sindacali sul futuro degli stabilimenti Stellantis in Italia.
'Il depauperamento dell’Innovation Hub della Maserati, la cassa integrazione per lo stabilimento di Modena e il silenzio sul futuro del sito di Cento ci preoccupano. Per questo - ha concluso Colla - abbiamo chiesto impegni precisi e trasparenti: su Maserati la produzione di nuovi modelli e certezza di avvio per quelli elettrici annunciati, su VM la conferma del piano industriale di cinque anni per la riconversione nei motori per industria marina, per agricoltura, motori industriali ma anche ricambi e reparti test su emissioni'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>