Gli indici dei prezzi al consumo di settembre 2021 sono stati elaborati nel contesto delle misure adottate con il Dpcm per contrastare la nuova ondata della pandemia; da segnalare il fatto che, già dalla fine di maggio, la progressiva riduzione della gravità dell’emergenza sanitaria e la riapertura graduale della maggioranza delle attività commerciali di offerta di beni e servizi di consumo hanno limitato le criticità dei mesi precedenti, a partire da una netta diminuzione del numero di mancate rilevazioni che aveva raggiunto il picco nel mese di aprile 2020.
In particolare, in settembre risultano in aumento congiunturale le divisioni: servizi ricettivi e di ristorazione (+ 2,5 %); comunicazioni (+ 0,3 %); prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 0,1 %). Si registra invece un calo per: trasporti (- 1,6 %); ricreazione, spettacoli e cultura (- 0,9 %); bevande alcoliche e tabacchi (- 0,4 %); abitazione, acqua, elettricità e combustibili (- 0,4 %); mobili, articoli e servizi per la casa (- 0,2 %); altri beni e servizi (- 0,2 %). Ancora invariate, rispetto agli ultimi due mesi, le voci sull’istruzione, su servizi sanitari e spese per la salute e su abbigliamento e calzature. Sempre nello stesso periodo, i dati per tipologia di prodotto registrano un valore congiunturale stabile sul totale dei beni: fermi anche gli energetici, alimentari, gli altri beni e i tabacchi. In flessione i servizi (- 0,4 %), trascinati dal calo dei servizi relativi ai trasporti (- 3,2 %).
La divisione “Servizi ricettivi e ristorazione” (+ 2,5 %) si dimostra quella con l’aumento percentuale più rilevante: si tratta di una mensilità, come prevedibile, molto positiva per i servizi di alloggio; in modesto aumento anche i prezzi di ristoranti e bar. “Comunicazione” fa segnare un + 0,3 % (categoria a rilevazione centralizzata) grazie all’ascesa dei prezzi degli apparecchi telefonici mobili e fissi, oltre che dei servizi postali.
La divisione che, al contrario, nel mese di settembre 2021 segna il calo più significativo è “Trasporti” (- 1,6 %): sebbene carburanti, automobili e le riparazioni di automobili siano in crescita, i pesanti cali congiunturali sul trasporto aereo e marittimo impongono il segno negativo. Netta flessione anche per “Ricreazione, spettacolo, cultura” (- 0,9 %): frenano bruscamente, come previsto, i pacchetti vacanza; calano inoltre i servizi ricreativi e sportivi e le spese relative agli animali domestici, mentre sono in salita computer e articoli sportivi. Decremento dello 0,4 % sia per “Bevande alcoliche e tabacchi” che per “Abitazione, acqua, energetici”: per la prima categoria, a completa rilevazione centralizzata, il calo è ascrivibile al calo dei prezzi dei vini, mentre sono stabili tabacchi e birre; per la seconda, frenano le spese condominiali e al contempo non si registra nessuna variazione, rispetto ad agosto, sulle classi di spesa più “pesanti” della categoria come affitti, energia elettrica e gas di rete.


