Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
Recupera Bper in Borsa a metà mattina anche se resta in rosso. Dopo il crollo di ieri (oltre meno 10 per cento) le azioni hanno fatto registrare un calo di oltre il 3% e ora hanno recuperato perdendo meno di un punto.
Gli investitori continuano comunque a bocciare l'annuncio dato intorno a mezzanotte di lunedì dell'aumento di capitale necessario (stimato fino ad un massimo di 1 miliardo) per l'acquisizione da Intesa di 500 filali Ubi, annuncio che ha fatto volare Ubi con oltre più 23%.
Gli analisti di Equita sottolineano come il target price di Bper passi da 5,1 euro a 4,8 euro e il giudizio da buy a hold con uscita dal portafoglio principale.
In particolare, per Equita 'benchè il 20% dell'aumento di capitale sarà assorbito da Unipol e dalla Fondazione Banco di Sardegna, l'overhang (cioè che grandi quantitativi di titoli finiscano sul mercato) della ricapitalizzazione - pari al 30% del flottante - limita le possibilità di crescita del titolo'. Inoltre, scrive Equita, 'l'aumento di capitale dovrebbe essere di 800 milioni, in base ai nostri calcoli Bper dovrebbe mantenere un Cet1 maggiore del 12% anche nel 2020 (12,3%). Il deal dovrebbe risultare del 6% migliorativo sull'utile per azione (61 cent al 2021, rispetto alla stima di 57 cent) ma del 3% diluitivo con 1 miliardo di rafforzamento'.
Ovviamente l'ad Alessandro Vandelli ha predicato ottimismo ieri in conference call.
Vandelli considera infatti l'operazione una 'grande opportunità per il gruppo Bper, che diventerà il quinto gruppo italiano per total asset. L'acquisto delle filiali ci consentirà di aumentare la base di clientela di oltre il 40% e di ribilanciare la presenza del gruppo sul territorio nazionale verso aree economicamente forti con la Lombardia. Nessun'altra combinazione avrebbe avuto effetti così positivi sul nostro riposizionamento sul territorio. Anche Bper sta chiudendo filiali: nel nostro piano abbiamo pianificato di chiudere 230 filiali e ne abbiamo già chiuse 128, detto questo noi non stiamo comprando filiali ma base clienti e questo è il punto: 1,2 milioni di nuovi clienti è un incredibile upgrade che era impossibile raggiungere in un altro modo e agli stessi costi. Così non dobbiamo comprare una banca o una compagnia, ed è il miglior modo di ottenere crescita'.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>