L'inflazione
Il dato clamoroso che emrge dalla indagine è quello dell’evoluzione registrata nelle altre due tipologie da noi monitorate: le private label e i primi prezzi. I prodotti a marchio del distributore, da tempo in forte crescita dentro il carrello della spesa, registrano un inatteso +13,8%, ben il 5,7% in più del dato “ufficiale”. Non diversa la condizione dei primi prezzi, dei prodotti a minor costo venduti sia nei discount che nei supermercati; l’inflazione qui ha raggiunto il 12,4%, 3,6% in più di quella del carrello spesa. A Modena, nel mese di luglio, un paniere composto per metà da prodotti di marca, per un quarto da primi prezzi e per un quarto da private label, faceva registrare un differenziale inflattivo di circa il 2,4%.
Il confronto geografico
'La nostra tradizionale classifica per aree territoriali contiene diversi stimoli, a partire dall'ulteriore peggioramento del Distretto ceramico, che per anni aveva fatto registrare le migliori performance e gli scontrini più bassi.
I marchi
'Sempre più lontani i tempi del dualismo, a Modena, tra Coop ed Esselunga. La chiusura del super-mercato Coop di via Canaletto descrive meglio di ogni altra cosa la fine di un’epoca. Ma assieme agli aspetti sgradevoli di quella lite, nelle aule giudiziarie e sul terreno, va ricordato lo scatenarsi di una competizione sui prezzi che favorì certamente i consumatori. Tempi lontani, a giudicare dall’esito della nostra indagine.
L’azienda veronese inoltre non tenta la competizione né coi discount né spinge in modo forte sulla promozionalità. Rossetto ha deciso che il proprio core business è concentrato nei prodotti Grandi Marche a prezzo intero. Una posizione interessante, di un soggetto che trasforma il commercio della GDO nelle aree dove si insedia. Ci chiediamo, anche quest’anno, cosa succederebbe se Rossetto si insediasse nell’Area Nord; ad esempio a Mirandola, dove il Supermercato più conveniente ha prezzi superiori del 12% a quelli di Rossetto di Fiorano'.
'Dopo l’appannamento degli ultimi due anni la Catena Esselunga ha in parte recuperato: seconda dietro Rossetto nel costo indice medio del paniere Grandi Marche, secondo Ipermercato dopo quello Conad nello stesso segmento, prima nei Supermercati/Iper nel paniere primi prezzi, davanti ad Unes e Coop Alleanza, con la struttura di Soliera prima in provincia. Sono risultati legati essenzialmente alla maggiore omogeneità della rete Esselunga, a differenza delle profonde differenze registrate tra gli Ipermercati di Coop Alleanza. Limitando il confronto tra le tre strutture Esselunga e le prime tre strutture Coop (Iper di Modena e Carpi) esce vincente quest’ultima. Esselunga vince anche sul fronte Prodotti Freschi, dove le due strutture più convenienti risultano essere le Esselunga di Soliera e Sassuolo, davanti ad Iperfamila, e Panorama di Sassuolo. Come detto Coop Alleanza piazza tre Ipermercati, nel Grandi Marche, davanti alle tre strutture di Esselunga. Ma per effetto dei prezzi praticati in tutti i segmenti nel resto della rete registra, nella nostra indagine, risultati modesti. Coop Alleanza è lontana dal primo posto in tutte le classifiche, sorpassata in tutti i distretti, con supermercati della concorrenza che sorpassano ovunque gli Ipermercati. Le migliori performance? Coop è sesta, con l’Iper di Carpi (sorpassato però dal supermercato Conad di via Marx) nella classifica dei punti vendita nel paniere Grandi marche; seconda nel paniere Private Label, dopo l’Iper Conad, con i propri Iper. Terza negli Iper e nei Super per il paniere Primi prezzi. La più importante catena distributiva nella nostra provincia, ad un anno di distanza da un discreto risultato, non conferma quindi i buoni segnali del 2021. Le peggiori performance sono quelle degli Ipermercati di Mirandola e Formigine, a 12/13 punti percentuali di distanza dal supermercato Rossetto, e a 9-10 punti dal punto vendita Coop più conveniente, l’Iper di Carpi'.
'E gli altri? Unes, che nel passato aveva conquistato il podio sulla città di Modena, si posiziona ora a metà classifica, ad eccezione dei prodotti a proprio marchio, dove si classifica, come nel 2021, al primo posto assoluto in provincia. Panorama, Pam, Famila e Despar occupano stabilmente il centro della classifica, senza eccellere in nessuna, ma con una evidente tendenza e seguire il livello di con-correnza del territorio di insediamento. Infine Sigma occupa da tempo il fondo delle classifiche, a 16/18 punti dai prezzi più convenienti nel Grandi Marche, a 15/20 punti nel segmento Private Label, a 34/37 punti nel segmento Primi prezzi. In ultimo le consegne a domicilio. Troppo sbrigativamente sono state catalogate come il futuro del-la Grande Distribuzione. In realtà la crescite sono largamente al di sotto delle attese, e la marginalità in questo settore è cosa assai difficile da raggiungere. Inevitabile che i costi per i consumatori cre-scano, spingendo al ritorno al carrello fisico. L’indagine ha misurato tre soggetti diversi; i costi minori sono quelli di “Esselunga a casa”, ma le distanze sono ridotte con il secondo “Hey Conad”, e col terzo “Easy Coop”. Più marcate le differenze di condizioni, con Conad che consegna gratuitamente agli over 70, e Coop che in determinate fasce orarie richiede il contributo di consegna più basso. Tutte e tre le insegne prevedono, meritoriamente, la consegna gratuita ai disabili. Rispetto al costo della spe-sa tradizionale va però detto che i costi della consegna a domicilio sono marcatamente superiori; tutti e tre i soggetti misurati si posizionano nelle parti basse delle classifiche'.
I Discount
'L’esame del formato Discount, accellerato nelle sue performance da Covid e crisi economica, renderebbe necessario molto spazio. Ci limitiamo a ricordare che quello dei Discount è in Italia un mercato fortemente concentrato attorno a tre soggetti, Eurospin, Lidl e MD, che assieme raggiungono il 70% di quanto venduto in questo canale. Un canale che cresce, con il 22% di quota di mercato raggiunto nel 2021 ed un’attesa per il 2023 del 24,7%. Pochi altri dati: nelle regioni ad economia debole i Discount hanno ormai superato il 30% di quota di mercato, mentre nei mercati europei “maturi”, co-me la Germania, la presenza dei discount ha superato il 40% di quota di mercato. Il lento declino degli ipermercati, scesi al 26% di quota di mercato in Italia, segnala che non è lontano un sorpasso clamoroso. E a Modena? In assenza di dati precisi è evidente a tutti la grande vivacità di questo seg-mento, capace anche nella nostra provincia di sottrarre vendite al resto della rete, in particolare agli Ipermercati - aggiunge Govoni -. Tornando alla nostra indagine, per il secondo anno consecutivo un negozio in Appennino vince una classifica, di qualunque natura. L’Eurospin di Pavullo risulta il discount più conveniente della provincia, seguito dal Lidl di Finale Emilia e dal Lidl di Castelfranco. Non a caso tre aree “deboli” sul fronte dei prezzi. Ancora male il Lidl di Modena, più caro del 7,5% del gemello di Finale, mentre ALDI sembra ritagliarsi il ruolo di discount di qualità, restando distante dalle linee prezzo dei diretti concorrenti. Il mercato dei discount è decisamente più vivace in provincia rispetto al capoluogo; segno di spazi di crescita che potrebbero nel futuro movimentare gli scenari commerciali della città di Modena. Infine gli Iper. Quello che fu il formato principe, quello attorno al quale si costruivano i piani commerciali, quello che doveva essere il futuro, soffre a Modena come altrove, ma a Modena si inserisce in una realtà dove la crescita delle grandi strutture è stata, assieme a Ferrara, la più forte in Regione. Le continue ristrutturazioni, il ridimensionamento degli assortimenti extralimentari e tanti altri interventi non paiono sufficienti ad arrestare un lento declino. Ciò nonostante gli Iper si difendono, riuscendo a gravitare spesso nelle fasce alte delle classifiche. Ma il segnale di quest’anno è che nel paniere più importante, quello Grandi Marche, i primi tre classificati sono supermercati di medie dimensioni. In sintesi, i Discount vanno forte, crescono ancora. Nell’unico segmento nel quale sono misurabili, i primi prezzi, ovviamente stravincono, anche se Esselunga di Soliera pare specializzarsi in questa competizione, e gli Ipercoop non stanno alla finestra. Preoccupa nei Discount la concentrazione eccessiva tra poche insegne, e la situazione negativa della città di Modena. Gli Ipermercati hanno comportamenti e politiche commerciali molto diverse tra di loro, svolgendo un ruolo positivo e determinante a Modena e Carpi, ma molto meno altrove. Giusto che si ripensino e si trasformino, seguendo le mutazioni nei comportamenti dei consumatori, a partire da quelli più deboli, che oggi si orientano verso i Discount'.