Prezzo spesa a Modena: inflazione record. A Fiorano la convenienza maggiore
Il Comune più conveniente della provincia è largamente Fiorano Modenese; dei 18 Comuni da noi esaminati l’ultimo per livello di prezzi è Bomporto
'Per la prima volta abbiamo misurato l’evoluzione dei prezzi di un gruppo di prodotti Grandi Marche che testiamo da anni. Premettiamo che si tratta di un campione, ma la costanza dei dati e la loro coerenza rende la nostra valutazione un serio riferimento. Secondo i dati Istat a Modena nel periodo che va dalla precedente rilevazione (luglio 2022) all’attuale (maggio 2024) si è registrata in questo segmento una inflazione del 10,7%. Il paniere di Federconsumatori si è purtroppo mosso con molta più velocità, raggiungendo il 15,5%. Uno scarto notevole, del 45%, decisamente più vicino alla percezione dei consumatori, ma fortemente diversificato per insegna. I prezzi di supermercati ed ipermercati si sono mediamente evoluti nello stesso modo, non modificando la forbice di prezzo tra queste tipologie, mentre nella categoria Iper la palma di insegna più virtuosa spetta a Iperfamila di Fiorano, con una crescita dell’8,7%, che rispetto ai prodotti Grandi Marche si è allineato al vicino supermercato Rossetto. Al di là di vicende locali e di catene con una sola struttura in provincia, sono gli ipermercati di Coop Alleanza (+11,4%) a far registrare i dati migliori, in particolare Formigine (+9,1%), Castelfranco (11,2%) e Sassuolo (11,5%). Nel raffronto 2022-2024 sono al di sopra della media Grandemilia (16,1%), Portali (16,7%), Esselunga di Sassuolo (17,7%) ed Esselunga di Soliera (18,6%). Davvero negativo il risultato dell’Ipermercato Conad di Modena, che dopo aver inanellato nel tempo risultati positivi, in poco meno di due anni ha visto una crescita dei prezzi, almeno di quelli del nostro paniere, di un sorprendente 22,4%. Venendo ai supermercati è Coop (+11,4, stesso dato degli Iper) a registrare nel biennio gli aumenti più contenuti, mentre i dati peggiori sono di Esselunga (+19,6%) e Unes (21,1%), protagonista quest’ultima di diversi risultati negativi. Ma se spingiamo l’esame agli ultimi 4 anni i differenziali si riducono, quasi ad azzerarsi tra Coop e Conad, mentre spiccano i pessimi numeri di Esselunga Modena (+24,2%), Sigma (+26,9%) e Unes (+30,6%)'.'Le anomalie territoriali si riducono, ma con un allineamento in alto. Si restringono le differenze tra aree territoriali. Nella performance complessiva anche quest’anno, dopo la sorpresa del 2022, si conferma al primo posto il distretto delle Terre d’Argine, grazie al buon risultato nei segmenti Grandi Marche, Primi Prezzi e prodotti freschi. Un dato sul quale ha certamente influito la vivacità negli ultimi anni della rete commerciale. Il distretto ceramico, che per diversi anni è stato il più conveniente, è alla pari delle Terre d’Argine per ciò che riguarda le Grandi Marche, ma arranca negli altri segmenti esaminati. In generale, dal punto di vista territoriale, le differenze sulla parte più importante del paniere, le Grandi Marche, si riducono di parecchio, cosa che potrebbe segnalare il ridotto livello concorrenziale. Restano inspiegabili differenze in alcuni distretti, come l’Area Nord, che deve essere “attenzionata” sul fronte prezzi. Siamo probabilmente di fronte ad un allineamento “in alto”, contemporaneo alla forte crescita generale dei prezzi. Non bene la città di Modena che è in testa sulle Private Label, ma registra un dato discreto nelle Grandi Marche e modesto su primi prezzi e prodotti freschi. Su Modena, va ricordato, pesa il dato negativo della rete tradizionale, di quartiere, non compensato a sufficienza dai buoni risultati dei due maggiori Iper a insegna Coop. A Modena continuiamo a registrare i prezzi più alti nella rete discount, con il Lidl del capoluogo che ha prezzi più elevati del 5% rispetto a quello di Carpi. Si registrano invece segnali di ripresa da parte dei Comuni del Sorbara, con il miglior dato provinciale nel segmento freschi, mentre il Frignano resta il fanalino di coda, con un differenziale medio oltre il 7% nelle Grandi Marche e del 15,5% nei primi prezzi, rispetto all’area coi migliori dati. Il Comune più conveniente della provincia è largamente Fiorano Modenese; dei 18 Comuni da noi esaminati l’ultimo per livello di prezzi è Bomporto, che nel segmento grandi Marche è distante quasi 20 punti percentuali da Fiorano'.'Si può dire che nonostante la crisi del formato Iper è in queste strutture che mediamente si trovano i prezzi più contenuti. Per la prima volta da quando è presente nel modenese Rossetto di Fiorano non è solitario in vetta, anzi risulta nelle Grandi Marche di poco superato dal diretto concorrente, Iperfamila di Fiorano. Un territorio dove la concorrenza è fortissima, e dove si allarga di molto il raggio d’attrazione delle due strutture, ben oltre il distretto. Ma stiamo parlando di insegne con una sola presenza nel territorio (ma Famila ha anche 4 supermercati) che peraltro si concentrano su due dei quattro segmenti; difatti su primi prezzi e private label le performance di Iperfamila e Rossetto sono molto modeste. Cos’è accaduto alle dinamiche trai tre principali player di questo territorio? Cos’è successo a Coop, Conad e Esselunga?
'In una classifica che nel 2022 aveva visto prevalere Conad, in area Grandi Marche, cambia tutto. Sulle Grandi Marche bene Coop, delude Esselunga, male Conad. E’ Coop a registrare nettamente i dati migliori, sia negli Iper che nei supermercati, mentre in questo segmento è deludente il comportamento di Esselunga, in particolare della struttura di Modena (non nuova a dati negativi) e soprattutto del sistema Conad. Dopo la sorprendente vetta del 2022, con la scelta di avere in ogni Comune capo distretto un negozio con i prezzi migliori, Conad crolla nella fascia centrale ed in quella bassa, dove si trova il proprio unico ipermercato, ad una distanza superiore ai 5 punti dagli Iper di Coop Alleanza. Unica eccezione Mirandola, dove Conad compete alla pari con Coop, anche per i prezzi elevati di quest’ultima insegna.
Sulle Private label ottimo Conad, bene Coop, male Esselunga. Decisamente Conad sembra puntare tutto su di un segmento, quello dei prodotti a proprio marchio, in crescita da tempo. Ma si tratta di un gruppo di prodotti ancora minoritario, rispetto alle Grandi Marche. Nel gruppo di testa troviamo quattro negozi Conad ai primi posti, seguiti a poca distanza dagli Ipercoop. Come prevedibile lontanissima Esselunga, da sempre poco attiva su questo segmento di prodotti.
Sui primi prezzi vincono largamente i discount, bene Coop, delude Esselunga, molto male Conad. Classifica ovviamente dominata dai discount, e molto ristretta in alto: vince Lidl, tallonata da Eurospin. Il punto vendita più economico è il Lidl di Carpi, appaiato al Lidl di Finale Emilia. I dati peggiori sono quelli di MD, sorpassata anche da catene tradizionali. Nella classifica dei negozi non specializzati va segnalato il buon risultato degli Ipermercati Coop e di alcuni negozi della stessa insegna, mentre Esselunga si trova a metà classifica. Molto male, sul fronte dei prodotti a basso prezzo, il dato di Conad, a 20/30 punti di distanza dai diretti concorrenti.
Sui prodotti freschi tra gli ipermercati vince Iperfamila di Fiorano, bene Esselunga Soliera (meno bene Modena e Sassuolo), quindi Coop e Conad. Eccessive le differenze tra gli ipermercati di Coop Alleanza, con 15 punti di differenza tra Portali e Sassuolo'.Le altre insegne
Famila fa bene ovunque è presente, in ambito Grandi Marche; oltre che nel Distretto ceramico è prima nel Frignano, ed è a poca distanza da Coop nel Sorbara e Carpi. Nei fatti Famila è diventata il terzo soggetto del commercio modenese (non ci riferiamo ai fatturati, che non conosciamo), scalzando Esselunga, che non solo ha meno punti vendita, ma che sul fronte prezzi è lontana dal soggetto che è stato, capace di influire in profondità nel mercato modenese. Sigma non combatte più, da molto tempo, la battaglia dei prezzi, concentrandosi su qualità e servizio; ma distanze che vanno trai 20 ed i 40 punti rispetto al primo in classifica sono francamente eccessive. In caduta libera invece Unes di Modena (U2) che nel passato aveva registrato buone performance.
Il punto vendita dell’anno. E’ Iperfamila di Fiorano, che con una spinta competitiva importante ha raggiunto, e forse superato di poco, il supermercato Rossetto nello stesso Comune, che da sei anni dominava nettamente ed in solitaria la classifica provinciale. Una competizione tutta a favore dei consumatori. A questo si aggiunge, per Iperfamila, la minor crescita, da noi registrata, nei prezzi dell’ultimo biennio. Il consiglio che diamo a Famila, ma anche a Rossetto è quello di impegnarsi maggiormente sul fronte dei prodotti a proprio marchio e primo prezzo.La catena dell’anno
'E’ Coop Alleanza, che si esprime bene in tutti i segmenti misurati: evoluzione dei prezzi, ipermercati, supermercati, tipologie di prodotti. Nonostante la crisi del formato, gli Ipercoop, oggetto di diverse ristrutturazioni negli anni, sono generalmente le strutture con i prezzi più contenuti. Come sempre insistiamo perché Coop Alleanza faccia di più, sul fronte prezzi, in alcune parti della provincia, a partire dall’Area Nord'.
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