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In diverse centinaia di persone si sono fermate per una degustazione di Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. e per chiedere informazioni sul prodotto. Visitatori provenienti da tutta Italia, Roma, Milano, Napoli, Brescia, che in alcuni casi lo hanno assaggiato per la prima volta rimanendo letteralmente conquistati per la sua unicità e per l’equilibrio dei sapori. Quanto accaduto al SANA di Bologna si potrebbe definire la cronaca di un successo annunciato: “Succede sempre così: chi assaggia per la prima volta l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena D.O.P. resta piacevolmente spiazzato da un sapore tanto inaspettato quanto seducente. Ancora una volta abbiamo avuto la prova che il nostro prodotto ha ancora tanto spazio di crescita tra i consumatori che cercano qualità e processi di lavorazione totalmente naturali.
La partecipazione a SANA ha confermato questa nostra valutazione, in considerazione del fatto che il pubblico che frequenta queste manifestazioni è molto attento e sensibile a sani stili di vita e a quei prodotti naturali che rappresentano spesso la sintesi di un ritmo slow, a misura d’uomo, come accade per il Balsamico di Modena D.O.P. che ha almeno 12 anni di invecchiamento” - ha commentato Mario Gambigliani Zoccoli presidente del Consorzio Produttori Antiche Acetaie.
Con riferimento alla partecipazione a SANA, 33° Salone internazionale del biologico e del naturale, assume particolare valore l’intervento di Loretta Barbieri, presidente provinciale dell’Ordine dei Chimici e dei Fisici, oltre che grande estimatrice dell’aceto balsamico tradizionale di Modena D.O.P., tanto da entrare a far parte, come “tecnico”, del consiglio di ABTM Servizi S.
r.
l.
, società legata al Consorzio che offre ad aziende del settore diversi servizi, a partire dall’imbottigliamento. “Le sue caratteristiche sono notevoli, direi uniche: innanzitutto è un prodotto naturale perché deriva dalle nostre uve raccolte nelle nostre vigne, e il mosto che se ne ricava viene cotto a vaso aperto senza che siano aggiunti addensanti o conservanti. Situazione analoga si verifica durante l’invecchiamento nelle botti e nella fase di imbottigliamento prima di arrivare ad essere consumato, per cui il prodotto rimane naturale nel corso di tutta la sua lunga vita.”
“Molto interessante anche il fatto che i visitatori oltre ad aver richiesto informazioni sul prodotto, si sono detti molto interessati a recarsi nelle acetaie, luoghi spesso con caratteristiche affascinanti, in molti casi ricavate in ville storiche di famiglia o edifici rurali recuperati che, non di rado, offrono ristorazione e ospitalità. Anche per questo puntiamo a realizzare, già dai prossimi mesi, un nostro progetto che prevede la creazione di circuiti turistici per aumentare la conoscenza del mondo balsamico, progetto che sarà ulteriormente dettagliato e sfocerà in una serie di soluzioni digitali e cartacee” conclude Mario Gambigliani Zoccoli, presidente del Consorzio Produttori Antiche Acetaie.
Redazione Pressa
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