'Agli autotrasportatori è comunque chiaro come questa levata di scudi non sia certo in loro difesa - continua la presidente di Ruote Libere -. L'impianto distorto che regola la 'riduzione compensata dei pedaggi autostradali' infatti premia innanzitutto i Consorzi di servizi, molti di emanazione delle associazioni di categoria e lascia agli autotrasportatori solo una percentuale dei fondi stanziati dal Governo. Il taglio di quelle risorse è quindi positivo se accompagnato finalmente a una seria riforma dei rimborsi sui pedaggi che passi dagli sconti diretti ai caselli per i grandi utenti delle autostrade, sconti dei quali devono farsi carico i concessionari autostradali i cui margini di guadagno sono immensi. Esattamente come avviene in altri paesi d'Europa. Che lo Stato paghi i rimborsi, peraltro in modo indiretto attraverso i Consorzi è un doppio schiaffo: sia per i cittadini che per gli autotrasportatori stessi. Una riforma che sgravi lo Stato di oneri che come detto non sono suoi permetterebbe di recuperare ben più dei 12 milioni di taglio che Unatras contesta'.
'Tagli fondi autotrasporto, bene se si riforma il rimborso pedaggi'

Cinzia Franchini (Ruote Libere): 'Le associazioni quando vedono vacillare i fondi subito fanno svanire la luna di miele col ministro Salvini'
'Agli autotrasportatori è comunque chiaro come questa levata di scudi non sia certo in loro difesa - continua la presidente di Ruote Libere -. L'impianto distorto che regola la 'riduzione compensata dei pedaggi autostradali' infatti premia innanzitutto i Consorzi di servizi, molti di emanazione delle associazioni di categoria e lascia agli autotrasportatori solo una percentuale dei fondi stanziati dal Governo. Il taglio di quelle risorse è quindi positivo se accompagnato finalmente a una seria riforma dei rimborsi sui pedaggi che passi dagli sconti diretti ai caselli per i grandi utenti delle autostrade, sconti dei quali devono farsi carico i concessionari autostradali i cui margini di guadagno sono immensi. Esattamente come avviene in altri paesi d'Europa. Che lo Stato paghi i rimborsi, peraltro in modo indiretto attraverso i Consorzi è un doppio schiaffo: sia per i cittadini che per gli autotrasportatori stessi. Una riforma che sgravi lo Stato di oneri che come detto non sono suoi permetterebbe di recuperare ben più dei 12 milioni di taglio che Unatras contesta'.
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