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E' passato un anno dalla chiusura del quotidiano modenese Prima Pagina. Era il 31 ottobre 2016 quando, con un preavviso di una settimana, usciva l'ultimo numero del giornale edito per quasi 5 anni da Piacentini editore. Molte cose sono successe in questi 12 mesi. Alcuni dei redattori di Prima Pagina hanno fondato La Pressa e per questo, almeno da parte di chi scrive, va rinnovato il ringraziamento nei confronti di chi permise di costruire le radici (finanziandole con centinaia di migliaia di euro e di questo va dato atto) dalle quali è sbocciato questo quotidiano on line.
Ma sono successe anche altre cose.
Piacentini editore srl, con sede a Castelnuovo Rangone, il 2 agosto è stata dichiarata fallita lasciando uno scoperto di diverse migliaia di euro nei confronti di giornalisti e dipendenti che avevano rateizzato - in un accordo firmato - il credito (tfr e stipendi arretrati) a loro favore con la società in liquidazione. Un fallimento che ha coinvolto direttamente i proprietari di una delle imprese di costruzioni più importanti di Modena. Piacentini editore srl è infatti di proprietà per il 51% di Piacentini srl e per quote pari all'8,8% dei figli dei fratelli costruttori (Stefano, Giulio, Federica e Carlo) e per il 5% di Psa srl, società della quale Simone Torrini e Davide Torrini detengono il 24% a testa.
Piacentini srl a sua volta è una società che è partecipata da Dino Piacentini per il 24,4%, da Maurizio Piacentini per il 27,3% e da Giovanni e Oscar Piacentini per il 19,3% a testa. Quote inferiori al 6% sono di Piacentini Patrizia e Virginia.

Parallelamente il 4 settembre nasce 'Democratica' il nuovo sito di informazione del Pd nazionale edito da Democratica srl, società frutto della variazione della denominazione di Eyu srl avvenuta il 18 agosto 2017. I soci sono per il 40% Piacentini costruzioni spa e il Pd al 60%. Presidente del cda di Democratica è Adrio Maria De Carolis, consiglieri sono Antonella Trivisonno, il modenese Simone Torrini (ex presidente di Prima Pagina e nella proprietà della società fallita a Modena), Federica Piacentini e Mattia Peradotto.
Fallita quindi la società editrice a Modena (chiudendo il quotidiano locale con un preavviso di sette giorni), Piacentini continua a vestire i panni dell'editore a Roma direttamente con la sua società di costruzioni.
GLI APPALTI
Piacentini intanto come riferito da Gli Stati Generali si sta aggiudicando diversi appalti in Emilia Romagna. L’ultima aggiudicazione delle quali risale al 24 luglio. Si tratta di un bando indetto dalla Regione Emilia Romagna, – attualmente governata dal modenese Stefano Bonaccini per la realizzazione di opere di manutenzione alla rete idroviaria in provincia di Ferrara del valore di 4,4 milioni di euro. Ebbene, l’impresa Piacentini Costruzioni SpA ha stracciato i concorrenti, ottenendo il miglior punteggio, dopo aver “offerto un ribasso economico del 10% e una riduzione dei tempi di esecuzione dei lavori di 90 giorni naturali e consecutivi”.
Negli scorsi mesi, poi, sempre dall’Emilia, da Modena, è arrivata per Piacentini una buona notizia, che a breve potrebbe diventare ottima: è in fase di definitiva assegnazione il bando di gara da 35 milioni, relativo ad un progetto per il recupero di un’area di pregio (ex Amcm, ndr) a ridosso del centro storico di Modena. Per il quale, dopo un prima gara andata deserta, a seguito di un ulteriore bando, è pervenuta sul tavolo dell’Amministrazione Comunale di Modena una sola offerta: quella di un gruppo di imprese, nelle quali ritroviamo alcuni dei principali attori locali nel mondo dell’edilizia. Dalla cooperativa ‘rossa’ Cmb di Carpi, alla confindustriale AeC Costruzioni – balzata agli onori delle cronache per una indagine sul presunto utilizzo di cemento depotenziato nella ricostruzione di una scuola nelle zone colpite dal terremoto del 2012 – passando per Politecnica Ingegneria – cooperativa della quale è stato presidente per 32 anni l’attuale assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi e che dal 2011 è presieduta dalla vicepresidente di Legacoop Estense Francesca Federzoni – finendo al consorzio Coseam, nel quale, appunto, la Piacentini Costruzioni Spa ha il 48,4% del capitale, per un controvalore a bilancio pari a 8 milioni di euro. Se, come pare ormai certo, una volta ultimati i necessari iter burocratici, per la gara da 35 milioni verrà indicato come vincitore l’unico gruppo di imprese in corsa, per la Piacentini sarà una salutare boccata d’ossigeno dopo anni di bilanci chiusi in perdita. Da tenere d’occhio infine l’esito di altre gare che fanno riferimento al pacchetto da 25 milioni di euro lanciato negli scorsi mesi dal governatore Bonaccini su una serie di infrastrutture nel modenese. Per una delle quali Piacentini Costruzioni ha già un cantiere aperto.
Questa è la storia. Una storia che il Pd non ha mai commentato. Abbiamo voluto raccontarla oggi, per l'ultima volta, a un anno dalla chiusura di quel quotidiano modenese al quale, lo si consenta, chi scrive ha voluto bene. Una storia che abbiamo ricordato spesso in queste settimane su Facebook pubblicando la Prima Pagina di Democratica.
Una Prima Pagina di Democratica che pubblichiamo anche oggi, per l'ultima volta, di fianco a quella 'Ultima Pagina' uscita un anno fa.
Una storia modenese e italiana che, dopo un anno, resta vera ed è simbolo di un modo di intendere l'editoria, il fare impresa e la politica. Una storia che archiviamo e che oggi togliamo definitivamente dalla scatola che contiene i pensieri.
Giuseppe Leonelli