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'Giancarlo c'è e ci sarà': monologo Muzzarelli agli auguri con la stampa

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L'elenco del sindaco su cose fatte e da fare monopolizza l'appuntamento annuale: 'Con il PUG anticipato di 6 mesi il via libera a occupazione e investimenti privati per 1,2 miliardi'. Per il PNRR ho chiesto agli uffici tutti i progetti pronti a fine anno. Il governo? ‘Giudizio negativo’. Il mio successore? ‘Ok alla scelta con le primarie ma io ci sarò sempre, la marcia innestata non l'ho ancora scalata'


'Giancarlo c'è e ci sarà': monologo Muzzarelli agli auguri con la stampa
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Quarantatre minuti di intervento, di cui 35 per elencare le azioni della sua amministrazione, cinque per attaccare il governo e due per ringraziare i presenti. Relegando a pochi minuti le domande dei giornalisti, che poteva e forse doveva essere il baricentro dell'evento. Ma il sindaco non si è smentito e ha fatto ciò che ha sempre fatto, con l'ok dell'Associazione Stampa Modenese, organizzatrice dell'evento guidata da chi regge contestualmente l'ufficio stampa del Comune e del sindaco stesso. Fatto sta che l'appuntamento degli auguri con la stampa locale, evento annuale di confronto sul bilancio dell'anno trascorso e sulle prospettive del successivo, si è trasformato in un lungo monologo politico del sindaco di Modena che se non fosse stato per il 2022, ad oltre un anno da fine mandato, sarebbe stato degno da campagna a pochi giorni dal voto.

L'intervento di Matteo Naccari, referente dell'Aser, sindacato dei giornalisti dell'Emilia-Romagna, dura poco più di 5 minuti. Il tempo di ribadire le difficoltà del settore e la minaccia alle tutele dei giornalisti dovute alle numerose crisi aziendali registrate anche in una regione così ricca di realtà editoriali come l'Emilia - Romagna. Il sindaco ascolta, a fianco, pronto al suo intervento, come in consiglio comunale. Pochi minuti e la scena sarà tutta per lui e per il suo intervento fiume che sembra non avere limite di tempo. 

Utile per elencare le cose fatte o avviate, evitando accuratamente quelle ancora nel limbo da inizio mandato, sia primo, nel 2014, che secondo, nel 2019. Se non prima. Tra queste il contenitore dell'ex ospedale Estense, già inserito nel programma dell'ex sindaco Barbolini (presente in sala come Presidente di Emilia Romagna Teatro che gestirà il nuovo Teatro delle passioni) e che forse dovrebbe essere terminato nel mandato Muzzarelli, ovvero dopo 25 anni.

Fino ad arrivare all'attualità. Quella di un Piano Urbanistico Generale adottato ufficialmente dal Consiglio comunale di ieri sera che secondo Muzzarelli 'servirà per l'occupazione e per avviare investimenti privati che chiedono soltanto di partire, per 1,2 miliardi di euro'.

'Avere anticipato di 6 mesi ci consentirà di farlo' - afferma il sindaco che sa come quella che più volte ha definito la sua eredità politica (il Pug e la sua approvazione) voleva e doveva entrare nel vivo dei vincoli e delle potenzialità con lui ancora in carica. Cosa difficile se l'adozione che prelude ad un ulteriore passaggio definitivo in consiglio comunale, fosse iniziata nel 2023. Anche da qui, evidentemente, la scelta di chiudere la partita entro il 31 dicembre, blindando attraverso il voto PD l'approvazione e scatenando la reazione delle forze di opposizione e di parte della maggioranza. Non a caso l'adozione passerà, giovedì 22 dicembre, senza il voto dell'intera opposizione e l'astensione di parte della maggioranza.

E riferendosi al PUG prosegue: 'Il mio successore avrà un grande lavoro già impostato, sarà più facile per chi arriverà dopo procedere'. Da qui una domanda lo porta sul tema della successione a Muzzarelli al governo della città. Qui il sindaco parla su di lui in terza persona. 'Partiamo dal presupposto che Giancarlo c'è e ci sarà. Sono cambiati i governi ma sono rimasto qua per onorare la parola data ai cittadini elettori e continuerò ad esserci, fino all'ultimo. Per portare avanti il programma e lavorare fino alla fine del mandato. Quella marcia inserita all'inizio non l'ho ancora tolta e non la toglierò'. La personalizzazione dell'evento dilaga davanti ad una platea che quei riassunti li ha già sentiti 10, 20 volte, 30 volte. Il sindaco sembra leggere un copione già scritto e ripetuto, che prescinde da chi ha di fronte, un copione apparentemente adattato solo agli ultimi eventi. Tra questi gli ricordiamo, oltre ai grandi progetti incompiuti, dalle ex fonderie alla ricucitura della città sull'asse nord sud alla stazione, anche l'uscita obbligata del Comune dalla partecipata Modena Fiere e la prevalenza, ora di Bologna Fiere. Simbolo di una città che forse sta perdendo qualcosa anche in termini di centralità. 'Bologna Fiere era già presente nella compagine societaria, ora aumenterà la sua presenza, magari sempre in collaborazione con Modena Fiere, se continuerà il suo percorso, ma per quanto riguarda fiere e manifestazioni in se poco cambia. Anche perché Modena continuerà ad essere rappresentata da modenesi in Bologna Fiere. Ciò che cambia e preoccupa è la struttura della fiera, di proprietà del Comune, che ha bisogno di manutenzione e che comporterà un impegno in più da parte del comune. Con l'assessore Bosi rifaremo un sopralluogo ma pensiamo nel breve periodo un impegno da 300.000 euro sulla struttura'.

Muzzarelli è un fiume in piena, ed è già quasi alla mezz'ora di monologo quando si prende una parte di merito nella risoluzione senza scontri del rave party di Halloween, sottolineando una buona collaborazione con il neo ministro dell'Interno. Ma la concessione di crediti al buon operato del nuovo esecutivo dura poco e cede subito il passo ad un critica netta al governo. 'Lega, Meloni e Berlusconi sono già stati al governo undici anni fa e hanno fatto un disastro. Oggi, pur con il beneficio del poco tempo trascorso dall'insediamento, il giudizio è negativo. E' un governo che sembra essersi dimenticato degli enti locali, da Calderoli a Sgarbi che gira per l'Italia annunciando iniziative e scelte senza confronto. La premier Meloni si è assunta degli impegni importanti ed apprezzabili partecipando all'ultima assemblea dell'Anci. Auspichiamo possa onorarli'. Da politico di razza Muzzarelli non manca una critica anche alla sinistra a Modena e a Roma all'opposizione del governo nazionale. 'Se la destra fa la destra, e forte di una netta vittoria ed un chiaro mandato elettorale, agisce di conseguenza, una opposizione divisa gli agevola il lavoro'.

Dal piano politico si scivola a quello di partito, su una domanda dalla platea su congresso PD e primarie in vista delle elezioni amministrative. 'Io e Stefano (Bonaccini), condividiamo una stessa idea di partito, che non ha bisogno di cambiare il nome per progredire e crescere'- sottolinea Muzzarelli che in funzione delle prossime elezioni non disdegna il meccanismo delle primarie per la scelta del candidato sindaco. Smorza invece i malumori e battibecchi nel PD sulla candidatura di Fabio Braglia, attuale sindaco di Palagano, alla presidenza della provincia. 'Indicazione emersa dal confronto nel partito'. Senza citarne il nome Muzzarelli fa capire che in caso si fosse resa disponibile, avrebbe appoggiato la candidatura di Emilia Muratori, sindaco di Vignola, che ha dichiarato nei giorni scorsi di non scendere in campo'. Del resto Muzzarelli, anche in provincia c'è sempre stato. Come Presidente, come Vicepresidente prima, ed oggi, che presidente non lo è più, anche tenendosi l'incarico (solitamente del presidente), della presidenza della Conferenza Territoriale Sociale Sanitaria che decide sull'organizzazione della sanità provinciale. Ruolo strategico che Muzzarelli si tiene bene stretto, così come quella poltrona che dalla valle del Panaro lo ha portato all'ombra della Ghirlandina'.

Gianni Galeotti

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