Nel momento in cui 44 imbarcazioni che compongono buona parte della Flottilla diretto verso casa si trova al largo delle coste di Creta il ministro della difesa Guido Crosetto si rivolge nuovamente agli attivisti informando sulle azioni e sulle intenzioni del governo. 'Abbiamo già offerto soluzioni concrete per l’arrivo degli aiuti, ed è importante che queste vengano prese in considerazione. Esporre vite umane per motivi simbolici, senza una reale efficacia, è una scelta che non possiamo condividere'.
Nel suo intervento Crosetto annuncia anche la continuazione dell'attività di protezione attraverso navi della marina militare. 'La fregata Alpino sostituirà la Fasan, che rientrerà alla sua missione originaria. Non ci saranno due navi italiane contemporaneamente nell’area'.
'Abbiamo garantito e continueremo a garantire assistenza umanitaria e supporto in mare, ma le nostre navi non scorteranno la flottiglia né usciranno dalle acque internazionali qualora venisse tentata una rottura del blocco', ha dichiarato oggi.
Crosetto ha sottolineato che, pur nella complessità dell’operazione, l’Italia sta agendo 'in stretto coordinamento con il Ministero degli Esteri in costante contatto con le autorità israeliane', specificando che l'obiettivo primario resta 'scongiurare ogni escalation e garantire la sicurezza delle persone coinvolte, evitando che si espongano a rischi inutili in un’area dove l’intervento militare italiano non sarebbe possibile'.
Il messaggio del ministro è chiaro anche agli attivisti: 'Abbiamo già offerto soluzioni concrete per l’arrivo degli aiuti, ed è importante che queste vengano prese in considerazione. Esporre vite umane per motivi simbolici, senza una reale efficacia, è una scelta che non possiamo condividere'.
Nella foto il ministro Guido Crosetto e l'attuale posizione, oggi, 25 settembre, le imbarcazioni della Flotilla, concentrate per la maggior parte al largo delle coste di Creta
Flotilla a Creta, Crosetto conferma protezione navale ma no a forzare il blocco

E invita gli attivisti ad accettare soluzioni alternative per la consegna degli aiuti
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