Da anni Lapressa.it offre una informazione libera e indipendente ai suoi lettori senza nessun tipo di contributo pubblico. La pubblicità dei privati copre parte dei costi, ma non è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge, e ci segue, di darci, se crede, un contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di
modenesi ed emiliano-romagnoli che ci leggono quotidianamente, è fondamentale.
La denuncia di quattro uomini (un ghanese, un italiano e due nigeriani), per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in via Mazzoni, davanti allo stabile che fino allo scorso anno ospitava un noto ristorante, è passata in secondo piano nel racconto dei risultati di una operazione di controllo in zona tempo-stazione da parte della Polizia di Stato.
Perché dopo avere identificato e denunciato le persone che alla vista della Volante avevano provato a sbarazzarsi di alcune dosi di marijuana, gli agenti hanno sentito la voce di un bambino proveniente dall'interno dello stabile che dopo la chiusura del ristorante è stato nuovamente occupato da spacciatori, tossicodipendenti e senza fissa dimora.
Una volta entrati, tra sporcizia e abbandono, hanno visto un bambino, di otto anni, che correva. In buona condizioni di salute ma insolite e preoccupanti per un bambino.
Con lui un uomo di 60 anni, pregiudicato. L'uomo, interrogato dagli agenti sulla situazione, ha affermato di non essere né genitore né parente del bambino che era stato lasciato li dalla madre, tossicodipendente, con la promessa di passarlo a prendere la sera. Cosa che da quanto risulta non sarebbe avvenuta. Il bimbo è stato subito preso in custodia da alcuni agenti che lo hanno portato in questura, fatto giocare, rifocillato e poi affidato ai servizi sociali. La madre, identificata, non sarebbe ancora stata trovata. Dovrà rispondere di abbandono di minore. L'area dello stabile è stata transennata anche se presenta numerosi punti di accesso divelti e finestre sfondate dalle quali, come mostrano le immagini, è ancora possibile, per gli avventori, entrare all'interno, abusivamente. L'area, nonostante l'ordinanza sindacale attiva dal gennaio scorso, dopo la chiusura del ristorante, che obbliga i proprietari a mantere lo stabile in condizioni di sicurezza, presenta in realtà molte problematiche, anche rispetto alla salute pubblica.
Oltre a vari accumuli di rifiuti di ogni genere nel cortile esterno e all'interno, le aree seminterrate e sotterranee sono completamente allegate. Qui i ristagni d'acqua dove i rifiuti galleggiano a cielo aperto rappresentano un elemento di forte criticità ambientale. Soprattutto in vista dell'estate dove si moltiplicano anche i problemi legati alla proliferazione, proprio in condizioni di ristagno di acqua, delle zanzare tigre.
Nelle immagini delle diretta dal luogo del ritrovamento del bambini, le condizioni dello stabile
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>