“Quante volte l’elisoccorso è stato “distratto” per consulti medici? Visto il numero limitato di mezzi l’utilizzo è congruo? Quali costi sono stati sostenuti?”. Sono questi gli interrogativi che il senatore Enrico Aimi, raccogliendo la denuncia dei consiglieri di Forza Italia Antonio Platis e Mauro Neri, pone al Ministro della Salute Speranza.
Ci sono 250mila persone – ricordano Aimi, Platis e Neri - che sono prive dell’automedica per larga parte della giornata e questo costringe gli infermieri nelle situazioni più critiche e previste dalla normativa ad attivare la centrale operativa per l’invio di un medico. I casi non sono pochi, basti pensare alla necessità di intubazione, alla somministrazione di farmaci, alla defibrillazione non automatica e alla refertazione dei tracciati ECG. Non potendo arrivare “via terra”, sebbene sul territorio ci siano due pronti soccorso, viene inviato sul posto l’elisoccorso.
Non ci vuole un esperto contabile – ironizzano – per comprendere i costi degli interventi ed i conseguenti sprechi. Così come è evidente che ‘occupare’ un elicottero, tra i pochi in servizio, per una cosa non “gravissima” e facilmente raggiungibile con l’automedica esponga la rete del 118 ad avere meno risorse.
Il tutto per non comandare qualche medico al Pronto Soccorso o per non bandire concorsi appetibili al Santa Maria Bianca. La misure – chiudono gli esponenti di Forza Italia – è colma. Gli investimenti a Mirandola devono arrivare perché così facendo si creano i buchi di bilancio e si offrono meno servizi essenziali per i cittadini.
Nella foto, da sinistra, Antonio Platis e Mauro Neri, rispettivamente Consigliere provinciale e Consigliere Unione Comuni Area Nord
Area Nord, carenza auto-medica coperta con Elisoccorso, il caso in Parlamento
Il caso sollevato dai Consiglieri provinciale e Ucman di Forza Italia Platis e Neri al centro di una interrogazione del Senatore Aimi: 'Costi in più e 250.000 p
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