A parlare è Monica Secchi, la portavoce di un gruppo di circa 450 famiglie che abitano a Castelnuovo e frazioni, il gruppo è nato a settembre scorso per cercare di dialogare con l'amministrazione comunale per modificare il progetto di porta a porta integrale messo in piedi dal Comune. In questi mesi il gruppo ha avuto due incontri e diversi scambi di richieste e risposte, senza alcun successo.
'Anche una volta arrivati davanti all’addetto, la situazione non migliora: le risposte sono spesso diverse, praticamente mai esaurienti e quando vengono chieste informazioni sui documenti da sottoscrivere difficilmente si ottengono, anzi la modalità di raccolta delle firme e i moduli stessi sono stati ripetutamente cambiati nel giro di pochissimi giorni, ottenendo così situazioni molto differenti: chi ha ritirato il kit senza apporre nessuna firma, chi ha fatto due firme, chi ne ha fatta una soltanto, chi si è ritrovato gli addetti a casa perché il tablet non aveva raccolto la firma … non proprio un esempio di trasparenza, a nostro avviso - si legge nell'ultima lettera inviata qualche giorno fa al sindaco di Castelnuovo, Massimo Paradisi -. E nonostante quanto lei afferma nella sua ultima lettera, chi ha chiesto il regolamento delle sanzioni presso le case smeraldo non lo ha trovato e si è sentito rispondere di non preoccuparsi e di fare tutto secondo le regole e non ci sarebbero state sanzioni, ci chiediamo come sia possibile evitare le sanzioni se non si conoscono i comportamenti sanzionati'.
'Veniamo ora alle modalità di raccolta, modalità delle quali abbiamo ripetutamente parlato, ma nonostante questo ci sembra siano stati fatti dei passi indietro rispetto al nostro ultimo incontro di dicembre. Per quanto riguarda le isole ecologiche, abbiamo già convenuto, che nonostante la loro riqualificazione fosse prevista dal vostro programma elettorale prima dell’avvio della raccolta porta a porta, saranno invece riqualificate non prima di qualche mese.
'Inoltre, una delle nostre richieste, avere cioè la possibilità di usare sacchetti non codificati per carta e plastica, viene liquidata con una risposta negativa, senza alcuna motivazione, mentre nei comuni limitrofi questa modalità è prassi, pur avendo lo stesso gestore. Ci chiediamo quindi, come mai ai castelnovesi venga imposta questa modalità, che li obbliga al costante ritiro dei sacchetti presso la casa smeraldo e li sottopone ad un controllo che i cittadini di altri comuni, evidentemente, non hanno. Ultima, ma non certo per importanza, la liberatoria. Abbiamo letto le lettere del Comune e di Hera apparse sul vostro sito, ma sono ben lontane da quanto da noi ripetutamente richiesto nel corso dei mesi passati e, quanto dichiarato dal gestore, non tranquillizza affatto i cittadini che sono costretti a lasciare i loro rifiuti sul suolo pubblico, esposti al maltempo, alla presenza di animali nelle zone del forese, a disposizione di vandali e soprattutto in strade strette e spesso prive di marciapiede, con il rischio che pedoni e ciclisti possano urtarli e ferirsi. Ecco, adesso che siamo all’avvio di questo progetto di porta a porta integrale, che tanti cittadini di Castelnuovo non vogliono, lo ribadiamo: così non va. Dalla sua ultima lettera ci appare chiaro che la disponibilità che ci era stata dimostrata nei mesi passati si è, via via, trasformata in richieste di incontri con l’ufficio tecnico, di valutazioni dopo indeterminati periodi di sperimentazione e di informazioni date, se richieste. Non nascondiamo la nostra delusione per avere visto le aperture fatte dalla nostra amministrazione nel corso degli incontri, scontrarsi contro la realtà di un progetto che a noi continua ad apparire lontano dalla vita dei cittadini di Castelnuovo. Ci auguriamo ci sia modo di trovare soluzioni e correttivi alle tante criticità che stanno venendo fuori ogni giorno, da parte nostra rimane invariata la disponibilità al dialogo ma chiediamo altrettanta disponibilità a fornire date, numeri e informazioni precise, che ormai non sono più rinviabili'.


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