Punto nascite Pavullo, i 4 comitati chiedono un incontro alle istituzioni: 'Troppo silenzio, serve chiarezza'

Quale è la situazione dei Reparti di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Pavullo? A che punto è la richiesta di deroga alla normativa nazionale che impone la chiusura dei reparti presso i quali avvengono meno di 500 parti all’anno, inoltrata dalla Regione al Ministero della Sanità il mese scorso? E nel momento in cui venisse concessa, c'è un progetto per un piano di sostegno al mantenimento?

Sono alcuni punti sui quali  i comitati “Associazione Pavullo95”, “Salviamo l’Ospedale di Pavullo”, “Comitato Mamme del Frignano” e “Comitato Salviamo le nascite a Pavullo”, chiedono un incontro alla presenza  del Sindaco di Pavullo, del Presidente della provincia Giancarlo Muzzarelli, della Consigliera regionale Luciana Serri, dell’Assessore regionale alla sanità Sergio Venturi, del Governatore della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, e del direttore della AUSL di Modena Massimo Annicchiarico.

Dopo il recente dibattito, e le manifestazioni pubbliche, sull'ospedale e sul punto nascite è caduto il silanzio - afferma Davide Venturelli che a nome dei comitati ha firmato la richiesta formale di incontro che vorrebbe fare il punto anche sulle garanzie e le tempistiche di attuazione degli investimenti promessi, in particolare su sale operatorie e pronto soccorso. 

'Vorremmo che l'incontro fosse organizzato entro il 15 settembre. Al fine della trasparenza nei confronti dei cittadini su di un tema così importante e sentito da tutti gli abitanti del Frignano, al punto da racccogliere quasi 6mila firme in due settimane nel giugno scorso, specifichiamo che quanto sarà discusso in tale incontro dovrà essere reso interamente noto, e a tale fine si richiede la possibilità di effettuare una video-registrazione dell’incontro in oggetto. Confidiamo nella collaborazione e nella piena disponibilità del Sindaco di Pavullo, ritenendo doveroso da parte Sua adempiere a questo compito in qualità di rappresentante civico e di primo responsabile della salute pubblica della cittadinanza del Comune capo-distretto'