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A pochi giorni dal voto non è ancora facile capire chi saranno gli otto consiglieri eletti in provincia di Modena.
In casa PD gli spazi disponibili dovrebbero ridursi a tre. Per questo la gara diventa molto difficile per l’assessore uscente Palma Costi, ex recordwoman di preferenze, vista la situazione del PD nella bassa. La situazione è paradossalmente meno complicata per il consigliere uscente Enrico Campedelli, che certamente non potrà arrivare nei primi tre, ma per il quale è pronto un assessorato in Regione, visti gli ottimi risultati ottenuti per l’Ospedale di Carpi. Ai primi tre posti dovrebbero risultare eletti gli uscenti Giuseppe Boschini e Luca Sabattini e la new entry Francesca Maletti.
In caso di vittoria di Bonaccini ai tre del PD potrebbe aggiungersi il primo della lista del Presidente, nella quale la grande favorita è sicuramente Giulia Pigoni (nella foto).
Non potrà di certo ambire alle migliaia di preferenze di Matteo Richetti, ma non dovrebbe esserle difficile sopravanzare Eugenia Bergamaschi, che pur avendo fatto di tutto per scrollarsi di dosso il passato leghista rimane vista come un’entità estranea nel centrosinistra e nella scena politica in generale, a meno di un possibile ripescaggio della eventuale giunta Bonaccini addirittura come assessore, ruolo che le consentirebbe di non tornare a sedere sulla poltrona di referente regionale di Confagricoltura dalla quale per ora si è solo autosospesa. Per Damiano Pietri della Lapam, invece, poco conosciuto in provincia ma molto stimato in regione e oltre, si apre la via di un assessorato o comunque di un incarico vicino al compaesano Stefano Bonaccini.
In casa Lega è probabile la rielezione di Stefano Bargi, nonostante la fallimentare co-gestione delle amministrative a Modena.
Per il secondo posto la sfida è senz’altro fra Isabella Bertolini, ripescata per dare valore politico a una lista altrimenti molto debole, e Simone Pelloni. Gli altri candidati, largamente sconosciuti ai più, non sembrano avere alcuna possibilità, specie per aver basato la loro campagna solo sulla presenza Facebook e su qualche apparizione (una) ai mercati del circondario. Con l’eccezione possibile di Roberto Lodi, che potrebbe giocare sulle preferenze personali di Guglielmo Golinelli - che doveva essere lui stesso candidato, ma che ha preferito evitare una pericolosa conta - e su quelle della destra nostalgica.
Nel M5S nutre qualche speranza il ‘ribelle’ Giuseppe Amici nonostante il potenziale vantaggio della ricandidata Giulia Gibertoni. Mentre per Forza Italia la partita è tra Antonio Platis, sostenuto da Enrico Aimi, e Andrea Galli forte dell’endorsement di TV Qui di proprietà di Gianpiero Samorì, tv che si è spesa anche per un candidato per ogni principale partito. Il candidato forzista che arriverà primo si giocherà la vera partita con Michele Barcaiuolo, sicuro vincitore per la lista dei Fratelli d’Italia - essendo quasi impossibile che sia FI che FdI vedano scattare un seggio a Modena. Per questo Platis ha cercato e ottenuto appoggi importanti in area ex-FDI, specie sul territorio carpigiano, come del resto ha cercato di fare Galli. In casa FDI sarà comunque molto importante arrivare secondi, perché Barcaiuolo lascerà presto il posto diventando, in caso di vittoria di Lucia Borgonzoni, assessore o parlamentare. La lista di Valentina Mazzacurati dovrebbe invece fermarsi sotto la soglia di sbarramento, ma questo potrebbe non impedire a Luca Ghelfi di ottenere un incarico regionale in quota Carlo Giovanardi in caso di vittoria di lista del candidato più rappresentativo, Bruno Rinaldi. Da osservare, infine, come nel centrodestra larga parte dei candidati papabili giunga dal mondo ex An o oltre. Segno che l'entrismo rimane comunque l'unica vera tattica vincente a Modena.
Magath
Magath Felix
Dietro allo pseudonimo Magath un noto personaggio modenese che racconterà una Modena senza filtri. La responsabilità di quanto pubblicato da Magath ricade solo sul dirett..
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