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Non nascondiamo la delusione per il tentativo di queste ore di inserire, nel corpo della legge regionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e di identità di genere, un emendamento di condanna alla GPA.
La gestazione per altri è un argomento molto complesso e divisivo. In Italia è illegale e inserire in una legge contro le discriminazioni di genere una condanna alla GPA, facendo passare il concetto che la GPA sia un argomento che interessa primariamente le persone LGBTI, quando sappiamo che all'estero la maggior parte delle coppie che ne usufruisce sono eterosessuali, ci sembra una forzatura nonché una discriminazione.
Ma non c’è mai fine alle battaglie per i diritti.
Abbiamo chiaro che difficilmente ci capiterà di gioire per un traguardo raggiunto in maniera completa, senza pensare che abbiamo lasciato dei pezzi per strada.
Noi “abbiamo deciso di andare sulla luna” e abbiamo deciso di farlo in questa generazione proprio perché è difficile, perché è stimolante, perché è, infine, giusto.
È la nostra battaglia come attivisti per i diritti civili e sì, anche come Partito Democratico. Perché, è il Partito Democratico che si sta battendo da 3 anni per questa legge regionale.
Come siamo convinti a tutt'oggi che fu giusto approvare la legge sulle unioni civili seppur epurata dalla stepchild adoption, così oggi siamo convinti che questa legge regionale sia necessaria e che serve ora, anche se ci sono (e ci saranno sempre) forze politiche di centro-destra che cercheranno di dividerci per mantenere lo status quo.
Modena è stato uno dei primi comuni ad approvare un ordine del giorno in sostegno alla legge contro l'omotransnegatività e contro il ddl pillon.
Noi siamo e saremo sempre dalla parte delle donne. Consideriamo le differenze una risorsa da valorizzare. Condanniamo le discriminazioni di razza, di
genere e di orientamento sessuale (art. 3 della Costituzione). Crediamo in una cultura inclusiva che promuova un clima sociale libero dai pregiudizi, perché il riconoscimento universale dei diritti non è una conquista di una parte, ma un patrimonio collettivo.
Da un lato chi nega la libertà e i diritti, la destra oscurantista della Lega che celebra il Congresso della Famiglia, dall'altro chi chiede maggiori diritti e tutele: noi.
Noi non ci divideremo.
Noi continueremo a combattere per i diritti delle minoranze.
E quando raggiungeremo degli obbiettivi festeggeremo per mezza giornata e poi guarderemo alla prossima battaglia.
Rassegnatevi. Noi non molliamo mai.
Alberto Bignardi candidato al consiglio comunale
Federica Venturelli consigliera comunale
Irene Guadagnini assessora alle pari opportunità
Urania Dekavalis candidata al consiglio comunale
