A Modena 15 mila case non occupate o sottoutilizzate

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'A Modena sono circa 93 mila le abitazioni esistenti, quasi 78.000 sono occupate, 15 mila non occupate o sottoutilizzate, di cui 8.552 non utilizzate, cioè prive di allacciamenti alle utenze. Di queste, 2.876 sono in vendita o in attesa di essere locate o ristrutturate; le restanti 5.676 sono effettivamente non utilizzate'.

Dati ufficiali, ricavati da un'analisi del Cresme e che l'ex (era il gennaio del 2014), Assessore Francesca Maletti (poi aguerrita rivale di Giancarlo Muzzarelli alle primarie del PD per la candidatura a Sindaco, e ora Presidente del Consiglio comunale al suo fianco), diffondeva in Consiglio comunale, rispondendo ad una interrogazione presentata sul tema sfratti dal Consigliere Federico Ricci.  

Dati che risuonano oggi come un diretta risposta anche all'ex Sindaco di Modena Giorgio Pighi che lo scorso fine settimana, dibattendo con tono anche infastidito su FB con chi aveva riportato il dato di 18.

000 alloggi sfitti, aveva chiesto maggiore chiarezza proprio su quel dato che a lui, evidentemente, non risultava esistere: 'Mi piacerebbe avere chiarimenti - scriveva Pighi nel commento - dalla persona o dall'ente che ha contato 18mila alloggi vuoti a Modena per sostenere che le nuove edificazioni non sono necessarie, che si più ragionevolmente dire che con quelle esistenti, è soddisfatto il bisogno per oggi e per il futuro. Si tratta di un bel numero di alloggi vuoti -scriveva l'ex sindaco, Avvocato Pighi - e quindi sicuramente chi lo dice ha compiuto ricerche serie ed è in possesso di dati documentali, altrimenti non direbbe una cosa simile'.

In effetti è proprio così. Ricerche serie. Quei dati ufficiali e basati su una ricerca sicuramente scientifica e diffusi dopo una sicuramente attenta analisi documentale, sono proprio quelli che l'amministrazione di cui era sindaco Pighi aveva diffuso nel 2014.

Non si tratta proprio dei quasi 18.000 oggetto del dibattito social di Pighi ma poco ci manca. E il punto non è questo. Il punto è che questi dati, così importanti per sostenere la necessità di un cambio di passo nelle politiche per l'affitto, per la riqualificazione (e la eventuale nuova immissione sul mercato) , degli alloggi non utilizzati, altenativa alla realizzazione di nuovi, ci sono. Eccome. E sono in possesso proprio dello stesso Comune di cui Pighi era alla guida. Ufficiali al punto da essere elaborati successivamente anche dal Sunia (il Sindacato Nazionale Inquilini) che lo scorso gennaio parlò di 17.000 alloggi non utilizzati a Modena. Numeri che alla luce delle realtà come quella relativa al comparto Montefiorino, dove centinaia di appartamenti (molti dei quali a canone agevolato) sono stati liberati e mai più occupati, rendono quantomeno legittimo e fondata una discussione di merito anche nella logica, sostenuta dal comune, di dovere costruire per rispondere ai bisogni di nuovi alloggi a condizioni agevolate di accesso. Una risposta che potrebbe arrivare forse proprio attraverso nuove politiche o nuove forme di contributo e di sgravio fiscale nei confronti dei proprietari che decidono di riqualificare e immettere nuovamente sul mercato alloggi non utilizzati. Con nuove forme o attraverso quelle già utilizzate, e non a caso in costante diffusione, attraverso lo strumento dell'agenzia casa. 

Gianni Galeotti

Foto: Archivio