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- 'Chi sta a casa aiuta il Pd, chi non vota aiuta il vecchio'. Matteo Salvini spedisce un invito al voto per le comunali a Bologna, in modo che l'affluenza al del 3 e 4 ottobre sia alta. 'Il mio obiettivo e' che votino tanti bolognesi, ecco io faccio un invito al voto dei bolognesi, a prescindere dal voto alla Lega', dice il leader della Lega tornando oggi sotto le Due Torri. 'A me- aggiunge- piacerebbe che tanti bolognesi andassero a votare perché qua la sinistra è già convinta di aver vinto, come l'Inghilterra alla finale degli Europei, ma la partita la vinci quando l'arbitro fischia.
E siccome c'è una Bologna che vuole una città diversa, pensiamo solo al traffico, al nodo del Passante, a decenni di promesse vane su tangenziali, tram, passanti sopra, sotto, di mezzo, io spero che i bolognesi che vogliono una mobilita' sostenibile ed efficiente vadano a votare'.
E ad essere sicuro della vittoria di Lepore à Romano Prodi: 'Non dovrebbero esserci sorprese. Vedremo presto i risultati'. - dice interpellato questa sera dai giornalisti a margine della presentazione del suo libro 'Strana vita, la mia' in Sala Borsa a Bologna. Se il candidato sindaco del centrosinistra, Matteo Lepore, è dato a oltre il 60%, secondo gli ultimi sondaggi disponibili, osserva e poi sorride l'ex premier: 'Le elezioni hanno sempre delle incertezze, in questo caso le incertezze sono minori che in altri casi. Poi, occhio, io sono stato capace di perdere cinque punti in una settimana...'
Nel frattempo arriva la reazione di Matteo Lepore, candidato sindaco di Bologna per il centrosinistra, agli attacchi sferrati ieri da Andrea Cangini: il parlamentare di Fi ha definito Lepore un aspirante primo cittadino scelto perchè 'debole' dal presidente di Unipol, Pierluigi Stefanini, che ne ha coltivato 'in vitro' la candidatura. 'Non capisco perchè il centrodestra sia così nervoso', replica Lepore oggi a margine di una conferenza stampa. 'Penso che la campagna elettorale sia una bellissima esperienza nella quale confrontarsi con i cittadini, invece vedo che comincia ad alzarsi la temperatura degli insulti- continua l'esponente Pd- e mi dispiace perchè in particolare da Forza Italia mi aspetterei un comportamento più moderato, anche perchè dovrebbe essere nel centrodestra l'unico partito moderato con il quale dialogare su alcuni temi'. Di certo 'non possiamo dire che Giorgia Meloni e Matteo Salvini siano moderati, mi pare sia già abbastanza imbarazzante- contrattacca Lepore- il fatto che Forza Italia continui a rimanere nel centrodestra e purtroppo vedo che anche la campagna elettorale di Fabio Battistini fatica a prendere quota proprio perchè la presenza di Meloni e Salvini è molto ingombrante'. Detto questo, 'io voglio continuare a parlare agli elettori e a costruire con loro un progetto, senza rispondere agli insulti: è bene parlare di Bologna e del suo futuro', conclude il candidato del centrosinistra.
E delle sfide e ai veti interni alle due principali coalizioni potrebbe giovare il terzo polo civico che vede in campo due liste Italexit e BFC (Bologna Forum Civico), a sostegno del Candidato Sindaco Stefano Sermenghi. Ieri sera, Gianluigi Paragone, leader di Italexit si collegato con Bologna nel corso dell'appuntamento elettorale organizzato dal capolista Italexit Paolo Musiani, sul palco insieme a Sermenghi: 'Noi stiamo coi piedi per terra, non promettiamo ciò che non possiamo mantenere, chiediamo un voto ai Bolognesi per entrare in consiglio comunale dove non avremo altri interessi se non quello dei cittadini che come noi amano Bologna e vorrebbero rilanciarla togliendo le incrostazioni del vecchio potere'.
Redazione Pressa
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