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'Se lo scorso anno il buco di bilancio della sanità si attestava intorno agli 838 milioni di euro: quando lo avevo sostenuto la risposta pronta della Regione era stata quella del caro bollette, delle spese covid, e addirittura hanno fatto di questo lo slogan per chiedere maggiori risorse al Governo, e adesso propongono una legge salva-sanità. Bene, quest’anno la situazione - mentre stanno arrivando in queste ore i bilanci preventivi delle diverse aziende – ci racconta un dato ancora più pesante: si prospetta un miliardo in rosso dai bilanci preventivi delle diverse Ausl'. A parlare è Valentina Castaldini, consigliere regionale e capogruppo Forza Italia Emilia-Romagna.
'Per avere il dato definitivo bisognerà attendere ancora qualche giorno, l’approvazione dei bilanci nelle rispettive CTSS e la trasmissione alla Regione sta accadendo in queste ore, ma la tendenza è purtroppo chiara e netta: il debito potrebbe superare il miliardo di euro, + 20% rispetto allo scorso anno, frutto delle spese e degli investimenti messi a preventivo.
Ad oggi il totale del buco di bilancio delle aziende sanitarie, al netto dei dati di Modena e Piacenza che arriveranno in queste ore, è in aumento quasi ovunque, siamo a 730.785.562 euro certi ad oggi, è fisiologico che con le ultime Ausl si arriverà al miliardo. Ma siamo onesti, la nostra sanità si salva cambiando un paradigma che evidentemente fin qui non ha fatto bene alle casse delle aziende sanitarie. Aggiungo che stiamo per affrontare una grande riforma sanitaria, a partire dalla riorganizzazione dell’emergenza-urgenza, ma questo cambiamento nel breve termine porterà ad un aumento dei costi. Quindi se la nostra situazione adesso è questa, quale sarà lo scenario della sanità pubblica emiliano romagnola? Non solo, attualmente le agende sono chiuse per diverse prestazioni che sono al di fuori dei livelli essenziali di assistenza, quindi liste bloccate per allergologia, per logopedia, solo per fare qualche esempio - chiude Castaldini -.
Stiamo iniziando un iter di una legge nazionale che ci farà perdere tempo nelle commissioni e in assemblea legislativa per un mese e mezzo almeno, chiedo che invece quel tempo venga usato per una riforma sanitaria necessaria'.
La replica
'Come ho già avuto modo di dichiarare solo due giorni fa nel corso della Commissione Salute in Regione, e come la consigliera Valentina Castaldini sa benissimo, il disavanzo previsionale 2023 delle Aziende Sanitarie è di circa 300 milioni di euro, e non di 1 miliardo come sostiene. Nell’iter di formazione dei bilanci bisogna contare anche le risorse che abbiamo a copertura, e Castaldini stranamente dimentica di farlo, ma sono risorse che – come detto – portano il potenziale disavanzo a 300 milioni, che anche quest’anno siamo impegnati a sanare come abbiamo fatto negli ultimi 3 anni. Nessun buco, quindi. Ma tanta ingiustizia, questo sì'. Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. 'Come sistema delle Regioni, infatti - prosegue l’assessore -, diciamo da diversi mesi che a livello nazionale mancano 4 miliardi per assicurare la copertura delle spese per i servizi sanitari regionali. Il ministro Schillaci dice esattamente la stessa cosa, chiedendo al Governo di impegnarsi a reperirli. La quota parte di quei 4 miliardi destinati all’Emilia-Romagna vale il 7,5%, esattamente 300 milioni. Non è il momento delle polemiche, qui è in gioco la sanità pubblica e universalistica a livello nazionale. Ci dica questo governo se la loro battaglia sarà per salvarla o per privare i cittadini di un diritto sancito a livello costituzionale come quello della salute. Anziché strumentalizzare dati sbagliati ad uso e consumo della polemica politica fine a sé stessa, ci aiutino le forze politiche che in Emilia-Romagna sono all’opposizione, le stesse che in altre regioni sono al governo, ad approvare la proposta di legge regionale da inviare alle Camere con cui chiediamo di fissare al 7,5% del Pil nazionale la spesa sanitaria'.
Redazione Pressa
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