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'Siamo consapevoli che l'unica soluzione possibile di fronte ad un sequestro delle aule delle scuole medie a pochi giorni dell'inizio dell'anno scolatico, ovvero il trasferimento dei 160 studenti nella sede delle scuole elementari e della materna, con lezioni al pomeriggio, rischia di stravolgere completamente una intera comunità. Per questo chiediamo ai cittadini dei quali comprendiamo e condividiamo i malumori, e che come noi sono stati colpiti da questo fulmine a ciel sereno del sequestro, proprio nel momento in cui avevamo concluso l'iter per garantire l'apertura in sicurezza delle scuole, di sostenere la battaglia comune per ottenere il dissequestro. A nome dell'amministrazione faccio appello alle famiglie affinché non trasferiscano i propri figli dalle scuole di Serramazzoni perché così rischieremo che ci tolgano gli insegnanti e, in prospettiva, le scuole stesse
Dal giorno stesso del sequestro l'amministrazione si è attivata, dando mandato ad un legale, per proporre una istanza di riesame, al fine di garantire la riapertura dell'attuale sede provvisoria nei tempi più celeri possibili. Contestualente facciamo appello anche alle istituzioni competenti affinché questa nostra richiesta venga accolta. E al provveditore la possibilità di disporre una rinvio straordinario dell'avvio dell'anno scolastico, qualore fosse necessario'.
E' un appello forte sia sul piano istituzionale che umano, accompagnato da una visibile emozione quello del Vicesindaco di Serramazzoni Sabina Fornari che insieme all'amministrazione ha dovuto svolgere il difficile compito di comunicare ai cittadini l'unica soluzione prospettabile per garantire l'avvio lunedì dell'anno scolastico, per gli studenti delle scuole medie nel momento in cui la sede provvisoria posta all'interno dei container dove i ragazzi hanno frequentato anche lo scorso anno scolastico, è stata posta sotto sequestro lo scorso martedì, al termine di un percorso giudiziario top secret fino a qualche giorno fa, fino a quando è arrivata la notifica del giudice, ato finale di un percorso iniziato con la richiesta partita dalla Procura nel maggio scorso.
Un sequestro che ha annientato anche la soddisfazione per il risultato di una corsa contro il tempo. Quella che aveva portato l'Amministrazione, insediata di fatto nel luglio scorso dopo la vittoria elettorale, ed una volta appurata l'impossibilità di trasferire i container nell'area del campo sportivo e renderli operativi entro luglio 2019, a svolgere in due mesi tutte le necessarie verifiche tecniche ed ambientali, di carattere sismico, compreso anche il monitoraggio in continuo della frana, per garantire l'avvio regolare dell'anno scolastico da lunedì.
Proprio oggi l’iter avrebbe dovuto ricevere il via libera dei vigili del fuoco. Un via libera che non ci sarà, e non perché non ci sono le condizioni, ma perché l'ordinanza di sequestro blocca tutto.
Nei prossimi giorni partirà l’istanza di riesame per chiedere il dissequestro visto che sulla base delle procedure attuate del comune ci sarebbero le condizioni di sicurezza e per evitare un disagio davvero enorme per migliaia di famiglie. Pensare di organizzare il percorso scolastico di un anno con lezioni pomeridiane signica stravolgere parecchio nel'organizzazione quotidiana scolastica e lavorativa di una famiglia. Da qui l’appello alle istituzioni pubbliche provinciali e regionali e alla comunità. 'Qualunque cosa che i cittadini organizzeranno per fare sentire la voce di Serramazzoni e per chiedere la riapertura, ovviamente in sicurezza, delle scuole. L'ipotesi delle lezioni pomeridiane nei locali delle materne ed elementari, di cui una parte nei container, capiamo che sia davvero difficile per le famiglie da affrontare, anche se fino ad ora, con questi tempi, era l'unica possibile'
Gi.Ga.