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'Abbiamo ritenuto che nel percorso autorizzativo dell’autostrada Cispadana vi siano aspetti di rilevanza che lasciano perplessi e che vanno approfonditi; come cittadini, come consiglieri comunali e come parlamentari chiediamo che l’ANAC verifichi se vi siano aspetti che pregiudicano la regolarità dell’iter'. Così Carlo Valmori (membro del Coordinamento No Autostrada Cispadana - NoARC), i Parlamentari Vittorio Ferraresi e Michele dell'Orco, insieme a Stefano Lugli (Consigliere comunale nel Comune di Finale E), Massimiliano Fortini (Consigliere comunale nel Comune di S. Felice), hanno motivato l'esposto presentato all'Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione).
'La gara - spiegano i firmatari - venne svolta tra la proponente Autobrennero ed un solo competitor, la Società Italiana per Condotte d'Acqua S.p.A; peccato però che tra loro risultino da tempo consorziate e ciò pone seri interrogativi sul rispetto dell’obbligo del confronto competitivo, visto che il loro rapporto consolidato non può escludere che gli stessi possano aver concordato la strategia per perseguire obiettivi condivisi e alterare così gli esiti della gara.
Il project financing utilizzato prevede(rebbe) che sia il privato, ‘Autostrada Regionale Cispadana SpA’ (ARC), a finanziare l’opera, come è sempre stato dichiarato dalla Regione E.R. che quest’opera vuole, in cambio di una concessione pluriennale che esclude la gara successiva per la gestione dell’opera stessa. Peccato che poi, in sede europea, per evitare la gara pubblica per il rinnovo della concessione della A22 ad Autobrennero, si è dovuto “promettere” la ripubblicizzazione della società Autobrennero, che di ARC ha la maggioranza; vi è l’obbligo, come più volte sottolineato anche dal Ministro Delrio, di avere il 100% delle azioni in mano ad enti pubblici. Modificando le quote societarie in Autobrennero, quindi a cascata nella società ARC, a finanziare l’opera sarebbero in gran parte capitali pubblici, con buona pace della “finanza di progetto”; i rischi del fallimento gestionale, come prevedibile, sarebbero poi a carico dai cittadini.
Si potrebbe quindi ipotizzare il caso di un uso distorto del project financing, un espediente di elusione del patto di stabilità.
Infine che dire del fatto che il presidente della ARC, Graziano Pattuzzi, è stato nominato da Autobrennero immediatamente dopo la aggiudicazione della gara, con un sincronismo talmente perfetto da sembrare un automatismo. Dal momento che Pattuzzi ha avuto un ruolo determinante nel favorire l’iter dell’autostrada al tempo in cui era presidente della Provincia di Modena si chiede se non si ritenga che il passaggio di attori protagonisti dell’ambito pubblico all’ambito privato possa escludere qualsiasi possibile conflitto di interesse'
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Cispadana: un dibattito che dura da 20 anni
L’autostrada regionale Cispadana è un progetto di 67 Km interessante le Provincie di Reggio Emilia, Modena e Ferrara, dal casello autostradale della A22 a Reggiolo al casello della A13 di Ferrara sud.
Il progetto nasce nel 2006 dall’abbandono dell’ipotesi, fino a quel momento sostenuta da tutti gli amministratori, di una strada Cispadana a scorrimento veloce già giunta al progetto definitivo.
Dopo gli annunci degli anni '90 e le discussioni degli anni 2000, l'attuale Presidente della società Cispadana, Graziano Pattuzzi, citato nell'esposto, ex Presidente della Provincia, parlò nuovamente del progetto il 6 giugno scorso a Sassuolo (città di cui fu sindaco dopo l'esperienza decennale alla Presidenza della Provincia.
La Pressa in quell'occasione, pose a Graziano Pattuzzi, in veste di Presidente della Società Autostrada Cispadana le stesse domande che gli vennero poste 18 anni prima, ai tempi in cui ricopriva la carica di Presidente della Provincia.
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