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Nessun lockdown generalizzato, misure restrittive differenziate in base ai territorio e tre aree di rischio nelle quali dividere le venti Regioni italiane. E ancora: chiusura sul territorio nazionale nei giorni festivi e prefestivi dei centri commerciali, chiusura dei corner di attività scommesse e videogiochi, chiusura dei musei e mostre, riduzione fino al 50% della capienza dei mezzi pubblici e limiti di spostamenti da e verso Regioni con elevati coefficienti di rischio salvo situazioni di necessità, limiti di circolazione nella fascia serale più tarda (il famoso coprifuoco alle 21 di cui si parlava da giorni) e didattica a distanza per le scuole secondarie.
E' questo quanto appena annunciato dal premier Conte nel suo discorso alla Camera dei Deputati. Misure annunciate dal presidente del Consiglio dopo aver snocciolato i dati dell'epidemia in Italia: dal 19 al 25 i nuovi casi sono raddoppiati rispetto alla settimana precedente, mentre a ieri, primo novembre, sono 378mila contagiati con 1939 pazienti in terapia intensiva.
'Siamo di fronte a un quadro epidemiologico grave su tutto il territorio nazionale - ha detto Conte -. L'Rt medio nazionale dell'1.7 ed esiste una alta probabilità che 15 regioni superino il livello critico di pazienti in Terapia intensiva nel prossimo mese'.
'Siamo costretti ad intervenire in una ottica di prudenza e massima precauzione e mettere in campo una strategia che va modulata in base alle diverse criticità rilevate nei territori - ha detto Conte -. Quindi metteremo in campo nuovi interventi ristrettivi in base al rischio concretamente rilevato sul territorio con regime differenziato su scenario nazionale. I parametri saranno 21, ecco i principali: numero di casi sintomatici notificati per mesi, numero di ospedali con almeno una criticità, numero di ospedalizzati numero di percentuale di positivi, indice di replicabilità, numero di nuovi focolai, numero di posti letto. Il prossimo Dpcm quindi individuerà tre aree di rischio e ogni Regione verrà inserita in base al coefficiente di rischio'.
E poi, come detto, le norme restrittive a livello nazionale elencate all'inizio.
Redazione Pressa
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