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Muzzarelli parte dalla critica ad un non meglio definito sito web (anche se sulla sua pagina FB ne indica, in una foto, uno in particolare), che avrebbe diffuso la notizia che la spesa per il monumento al migrante sarebbe di 1,8 milioni di euro. 'Fake news da parte di seminatori di odio' - afferma il sindaco di Modena, inserendosi con un intervento tra la discussione di un Ordine del Giorno e l'altro nella seduta del Consiglio Comunale. Fake News che servono comunque al sindaco per 'condannare gli odiatori di professione', a motivare, promuovere ed invitare tutti i consiglieri (e con loro tutta la città), all'inaugurazione, domenica mattina, del monumento al migrante che in realtà, specifica Muzzarelli, è costato 12.000 euro.
Presumibilmente compreso di quel trasporto da Fanano a Modena commissionato alla ditta Biolchini costruzione (come già specificato in un nostro precedente articolo, abbiamo specificato essere di circa 7500 euro) delle 34 pietre che costituiscono il monumento. Ma la cifra non è il punto. O almeno lo è quando serve per potere rapportarla ad un intervento, quello che il sindaco ha voluto fare, basato su valori profondi. Quelli legati al viaggio, alla migrazione, che - dice - 'appartiene alla storia di ognuno di noi, alla storia del nostro paese e del nostro mondo. Accomuna il nostro mondo'
Muzzarelli parte dal suo paese d'origine, Fanano, simbolo della montagna modenese, terra di emigrazioni oltre oceano, per arrivare alle migrazioni di 'casa nostra', quelle del dopoguerra, dal sud al nord Italia, per arrivare alla Nuova Zelanda, accumunando chi critica il monumento al migrante, ai seminatori di odio di professione che 'animano e armano la mano dei seminatori di odi'o.
Per poi tornare alle migrazioni degli italiani dal sud Italia al nord. 'Proprio per sottolineare questa nostra storia - afferma e annuncia solennemente ed ufficialmente Muzzarelli invitando tutti i consiglieri comunali e la città a partecipare numerosi all'evento di sabato - inaugurerò il monumento insieme ad una donna napoletana di allora, arrivata a Modena nel dopoguerra, accolta a Modena, che oggi in realtà è modenese ma che è rimasta napoletana nel cuore (il limite della gaffe qui per il sindaco tocca il rischio estremo, ndr), che ho incontrato e abbracciato con grande emozione in questi giorni e riabbraccerò'
'Il monumento ai migranti - dice il sindaco - è un riconoscimento alle migrazioni di ogni tempo e di ogni cultura perché l'immigrazione - prosegue Muzzarelli leggendo il suo discorso - appartiene alla storia del mondo, a quando le distanze erano invalicabili'' E lo slancio morale di Muzzarelli prosegue. 'Si tratta di un monumento al viaggio perché ognuno di noi è sempre in viaggio, nella vita quotidiana così come nei progetti di vita del mondo reale. A chi ha dichiarato che il monumento sarebbe una strumentalizzazione, rispondo di stare tranquilli perchè i migranti che fanno tanto paura ma non votano. I seminatori di odio alzano la mano di qualche fanatico come è successo in Nuova Zelanda, perciò abbiamo il dovere di testimoniare con la nostra partecipazione l'evento di domenica, riconoscendone l'alto valore simbolico'
Gi.Ga.
Redazione Pressa
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