'Cresciamo, Farmacie, Cambiamo: poca attenzione a giovani e famiglie'
A parlare nel giorno della approvazione della delibera in Consiglio comunale è la capogruppo di Fdi-Popolo della Famiglia Elisa Rossini
'Sulle scuole Cresciamo vorrei sottolineare da un lato la riduzione del numero totale di bambini frequentanti le scuole della Fondazione, da 752 a 706, dall'altro che nessuno degli obiettivi che avevano come oggetto la formazione del personale è stato raggiunto al 100% come era richiesto. E’ possibile quindi che vi sia uno scarso gradimento da parte dei cittadini nei confronti delle scuole dell’infanzia assorbite da Cresciamo e che ci sia scarsa attenzione sulla formazione e questi sono due elementi che inducono riflessioni sulla gestione da parte di questa amministrazione delle scuole dell’infanzia. Anche sul tema delle Farmacie comunali vorremmo sottolineare il mancato conseguimento di un obiettivo apparentemente poco importante, ma che dà il segno di una scarsa attenzione al tema della natalità - continua Elisa Rossini -. Mi riferisco alla esperienza del pacco dono per i nuovi nati. Come si legge nella delibera tale progetto consiste nell’invio di una lettera di benvenuto firmata dal sindaco e dall’assessore indirizzata a tutti i nuovi nati del Comune di Modena, con possibilità di ritiro di un pacco dono contenente prodotti per i primi mesi di mamma e bambino, ritirabile presso tutte le farmacie comunali. L’iniziativa è totalmente a carico della società. Questo progetto è una goccia nel mare, una cosa piccolissima, un segno di sostegno alle mamme e ai bambini che è venuta meno proprio nel momento in cui un segno era importante e le giustificazioni legate alla emergenza Covid non bastano a spiegarne il fallimento dal momento che le Farmacie non hanno mai chiuso. Infine il grande tema legato a Cambiamo e alla riqualificazione dell’Rnord. Ogni volta che leggiamo degli alloggi che il Comune ha dato in gestione alla società per destinarli ad affitti per studenti rimaniamo allibiti: non ci stancheremo mai di ribadire che quello non è il luogo dove collocare alloggi per studenti. Non ora. Prima vanno risolti i problemi gravi di quel luogo. I giovani non vanno infilati dentro ad una situazione fuori controllo perché si mette sulle loro spalle un peso troppo grande. E’ una situazione che faticano a reggere residenti della zona, che la conoscono, come facciamo in coscienza a pensare che sia giusto accogliere lì i giovani che arrivano a Modena per studiare?'
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