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“La platic tax non s’ha da fare. Non solo perché danneggerebbe in modo fortissimo un settore che sul nostro territorio è particolarmente attivo, ma anche perché non ha senso penalizzare la plastica e non, invece, dare incentivi per il suo graduale superamento. E poi non possiamo dimenticare le implicazioni sanitarie: qualcuno sa di cosa ‘vive’ il distretto biomedicale?”.
Dopo l'allarme lanciato dal Presidente di Confindustria Emilia Walter Caiumi sull'impatto che la tassa avrebbe su un intero settore produttivo e sull'occupazione, Gilberto Luppi, Presidente Lapam Confartigianato interviene sulla plastic tax e sulle implicazioni che la tassa, proposta dal governo PD-M5S avrebbe sul tessuto produttivo dell'Emilia-Romagna, dove si produce circa il 60% dei prodotti colpiti dalla tassa.
“Non si tratta di chiudere gli occhi di fronte alle problematiche delle plastiche monouso, ma di essere credibili e graduali, la cosiddetta plastic tax imporrebbe aumenti insostenibili per imprese e consumatori ma per molti prodotti non esistono in commercio alternative adeguate. In buona sostanza questa tassa è pensata male e scritta peggio, il suo effetto sarà soltanto quello di produrre gettito, con buona pace del nobile intento dichiarato di dare il nostro contributo per salvare il pianeta. Diciamo convintamente sì a incentivi, ma al tempo stesso siamo nettamente contrari a divieti e sanzioni che rappresenterebbero soltanto una foglia di fico. A Modena e provincia – prosegue il Presidente Lapam – sono 227 le imprese del settore, di queste 173 fabbricano articoli in materie plastiche. Ma se allarghiamo l’orizzonte e includiamo Reggio Emilia e Bologna il dato delle imprese coinvolte sale a 837, facendo di questo triangolo produttivo il più importante comparto italiano ed europeo del settore.
Non stiamo parlando di dettagli, ma di migliaia di posti di lavoro a rischio e di un comparto, come quello biomedicale determinante per la nostra Bassa e in realtà per tutto il Paese, che rischierebbe di andare in crisi. E non possiamo nemmeno dimenticare chi, e penso alle imprese della ristorazione, lavorano con questi materiali”.
Sulla stessa lunghezza d'onda sia nel giudizio sulla tassa sia sulla necessità di introdurre incentivi e non nuove tasse, Alleanza Cooperative dell'Emilia-Romagna
'La produzione e l'utilizzo delle plastiche monouso vanno limitati quanto piu' possibile' ma 'e' un percorso che va fatto con ragionevolezza. La tassa sulla plastica va nella direzione opposta a quella dichiarata, sottraendo alle aziende le risorse da investire in innovazione di processo e di prodotto'. Adesso, 'registriamo che nel Governo e' in atto una riflessione che potrebbe portare, anche grazie al confronto con imprese e rappresentanze dei lavoratori, a correttivi. Ci auguriamo che prevalga il buon senso'.
Lo evidenziano Massimo Mota, Giovanni Monti e Francesco Milza, rispettivamente presidente e copresidenti dell'alleanza delle cooperative dell'Emilia-Romagna. 'La direttiva europea che mette al bando alcune tipologie di prodotti- proseguono i cooperatori- si attua a partire dal 2021. È evidente che una tassa oggi toglierebbe risorse per investire in innovazione a molte aziende, anche quelle che utilizzano materiali plastici per svariati usi, che arriverebbero al 2021 con la prospettiva di dovere chiudere. Se si vuole una effettiva transizione ecologica le politiche da attuare sono altre: stimolare e premiare l'innovazione, investire di piu' nella filiera della raccolta, dello smaltimento e del riciclo, stimolare la ricerca di materiali che possano sostituire le plastiche'.
Come è accaduto anche in tema di restrizioni al traffico, i problemi legati al clima e all'inquinamento sono spesso affrontati al livello di slogan, o comunque con interventi draconiani mirati più a fare notizia che ad affrontare costruttivamente il problema. O peggio, a fare cassa nascondendosi dietro la foglia di fico dell'ambientalismo. È quello che capita oggi, con la Plastic Tax”. È del tutto negativo il commento di Alberto Papotti, segretario provinciale di CNA Modena, rispetto ad un provvedimento che sta facendo molto discutere.
“Così come è stata concepita a tutt’oggi, la plastic tax, mette una pietra sopra a tutti i piani e progetti mirati a ridurre l'uso della plastica”.