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La mancata modifica dell'articolo 173 del Codice della strada, che prevedeva la sospensione della patente alla prima violazione, anziche' alla seconda, lascia sconcertati e amareggiati, e la misura adottata è insufficiente e inefficace. A commentare così lo stralcio dell'emendamento in discussione alla commissione Trasporti della Camera, e la decisione di non seguire la 'linea dura' contro il cellulare alla guida, è il presidente dell'Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale, Mauro Sorbi, che boccia la scelta di 'modificare l'articolo 173 prevedendo solo il raddoppio del periodo di sospensione della patente (prima previsto da uno a tre mesi) portandolo da due a sei mesi, ma sempre alla seconda violazione nei due anni, col raddoppio dei punti prelevati da cinque a 10'.
Lo stralcio dell'emendamento, sostiene infatti Sorbi, 'non tiene conto dei segnali d'allarme che le Forze dell'ordine lanciano da tempo sull'abuso del telefonino sulle strade, tra le cause principali di incidentalita''.
A riprova di quanto afferma, il presidente dell'Osservatorio osserva che 'dal 22 maggio al 4 giugno, lungo le varie arterie autostradali e le Tangenziali della provincia di Bologna, sono state contestate 129 violazioni all'articolo 173', aggiungendo che nello stesso periodo, 'in tutto il Compartimento della Polizia stradale dell'Emilia-Romagna, le 120 pattuglie in servizio ogni giorno hanno rilevato 255 violazioni'.
Dati confermati anche dalle statistiche nazionali, che parlano di 'un aumento del 18,1% nel primo semestre 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016, delle contestazioni per l'uso di smartphone alla guida', tanto che 'in questo periodo le multe sono state 32.373, contro le 27.415 dei primi sei mesi del 2016'.
In ogni caso, Sorbi assicura che l'Osservatorio continuera' a contrastare il fenomeno dell'abuso dello smartphone al volante, svelando che 'in autunno e' previsto il lancio di una campagna regionale pluriennale' proprio per 'porre l'attenzione sulla disattenzione e sulle tragiche conseguenze che puo' avere un uso smodato del cellulare quando si e' sulla strada'. Infine, il presidente dell'Osservatorio regionale sottolinea che 'non si ha notizia di alcuni provvedimenti che dovevano essere inclusi nelle modifiche del Codice della strada', come 'l'obbligatorieta' di un sistema di allarme nei seggiolini per prevenire l'abbandono dei bambini a bordo delle auto, il rispetto di una distanza laterale minima (valutata in un metro e mezzo) nel momento in cui un autoveicolo supera un velocipede', e il divieto assoluto di 'fumare in auto, equiparando chi fuma a chi utilizza il cellulare'.