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'Mi vergogno che nel Mediterraneo ci sono ancora bambini che muoiono, ma che mondo è che non riusciamo a salvare i bambini'. A dirlo è stato il cardinale Matteo Zuppi al Festival della Migrazione. Intervenuto a Bologna, insieme all’europarlamentare Stefano Bonaccini, il presidente della Cei ha parlato di migrazioni. 'L’illegalità si combatte con la legalità – ha spiegato -. La paura e la polarizzazione sono cattive consigliere. Questi temi sono enormi, nessuno sottovaluta i diritti e i doveri sono da coniugare, mettere insieme Europa e Africa è decisivo, l’Africa è il continente che crescerà di più e a maggior ragione dobbiamo pensarci insieme. A me commuove la scuola, che tra tanti problemi è capace di integrare, sono giustamente tutti uguali a scuola. L’integrazione comincia con le relazioni, e c’è un ruolo anche della Chiesa nel vivere la Fratelli Tutti e fare un passo avanti'.
Zuppi ha concluso così: 'Quello che dico non è il libro dei sogni, è la scelta di costruire il futuro, di voler bene all’Italia. Non vogliamo bene all’Italia alzando muri e conservando quello che siamo. Siamo già diversi. L’altro non è un nemico, ma un concittadino con cui costruirò il futuro'.
Il tema del futuro è stato toccato anche da Bonaccini. 'Nessun Paese al mondo può permettersi di accogliere tutti, ma se passa la politica di “prima gli italiani”, “prima gli ungheresi”, “prima gli svedesi” non funziona. L’emergenza è più raccontata che reale, parlando alla pancia si raccoglie qualche voto in più ma non si risolvono i problemi - chiude Bonaccini -. Sull’Albania c’è molta propaganda: intanto in Europa nessuno segue questa via (che non tiene dal punto di vista giuridico) e poi accoglierebbe un numero esiguo delle persone che arrivano.
Un miliardo di euro investito lì invece che sulla sanità pubblica non sono ben spesi'.
Sulla cittadinanza Bonaccini ha concluso: 'La nazionale di volley femminile che ha vinto l’oro alle Olimpiadi è l’emblema dell’Italia di oggi. Ragazze figlie di italiani, tedeschi, russi, ivoriani, nigeriani, allenate da un argentino. Stessi doveri e stessi diritti, la legge sulla cittadinanza è del 1992, un tempo enormemente diverso rispetto a oggi. Chi nasce qui e studia qui è italiano. Punto. Che ci piaccia o no di persone che arrivano da altre parti del mondo per darci una mano ne abbiamo bisogno'.
Il Festival della Migrazione è promosso da Fondazione Migrantes, da Porta Aperta come capofila di una cinquantina di organizzazioni, dall’Università di Modena e Reggio Emilia e il Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e Vulnerabilità, con il patrocinio dell’Università di Ferrara, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, dell’Università La Sapienza, dell’Università di Camerino, dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna. La manifestazione è inoltre patrocinata de regione Emilia-Romagna, e dai Comuni di Modena, Bologna, Carpi, Sassuolo, Vignola, Nonantola, Spilamberto, Formigine, Fiorano Modenese, Maranello. Gode inoltre del sostegno di Fondazione di Modena, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, Csv Terre Estensi e di Fondazione Collegio San Carlo e del contributo di Bper Banca.
Redazione Pressa
La Pressa è un quotidiano on-line indipendente fondato da Cinzia Franchini, Gianni Galeotti e Giuseppe Leonelli. Propone approfondimenti, inchieste e commenti sulla situazione politica, .. Continua >>