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'Si può ben dire: “avremmo voluto un altro Boschi” a presenziare la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia), il 24 gennaio scorso. Analizzando a fondo questa vicenda, la presenza di due rappresentanti del Pd (il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Maria Elena Boschi e il sottosegretario all'Istruzione Vito De Filippo) era di fatto solo “politica”, assolutamente non necessaria ed anzi ha fortemente indebolito il presidente della Repubblica'. Così il consigliere comunale di Bastiglia Antonio Spica.
'In questa visita alla Scienza il Presidente della Repubblica con ogni probabilità avrebbe voluto andare senza “politici” non connessi a “Enti Pubblici di Ricerca” (Epr) ma evidentemente gli sono stati imposti - continua Spica -. Possiamo allora fare le seguenti considerazioni politiche:
1) mandare Maria Elena Boschi in visita in un ente che nulla ha a che fare con il Ministero di riferimento di Ingv ovvero il Ministero Miur, è il chiaro segno politico di un “renzismo” decadente ed ormai abbarbicato agli enti di “potere del sottosuolo produttivo”, con i suoi ultimi colpi di coda. Tali Epr ormai comunque sono e devono essere in mano a coloro che si sono esposti per metterne in evidenza la loro mala-gestio negli ultimi 5 anni, ovvero il sindacato Usi-Ricerca con il settimanale “Il Foglietto della Ricerca”, che ha messo in luce tutte le magagne e la mala gestio degli ultimi 3 Presidenti INGV.
Prliamo di Domenico Giardini – ora mandato via anche dalla Commissione Grandi Rischi-Settore Rischio Sismico e tristemente noto per i fatti dell’Emilia-Romagna 2012, Stefano Gresta, come definito “mediocre” dalla “Commissione Salamini” del MIUR del 2012, scomparso nel nulla come era ovvio ed ora Carlo Doglioni – su cui già verte mio esposto – ormai tristemente noto per la sua “faglia a mare” ischitana del terremoto mortale del 21 Agosto 2017. Anche il sindacato Anpri (Associazione Nazionale Professionale per la Ricerca Italiana) ha svolto le sue dovute rimostranze con giusti comunicati fin dal 2012, a firma della coraggiosa Fedora Quattrocchi, molto apprezzata qui nel modenese.
2) indebolire il Presidente della Repubblica per propri scopi elettorali, durante la campagna elettorale, in cui a Maria Elena Boschi serviva qualche scatto di foto insieme a veri scienziati che lavorano – quando non vengono isolati per aver messo in luce mala-gestio o semplicemente per aver svolto post su facebook contro Vasco Errani – è stata una operazione mediatica mediocre e personalmente in questo caso sono solidale con il Presidente Mattarella a cui questo “accompagnamento politico” evidentemente è stato imposto;
3) far pervenire anche Vito Di Filippo, lucano, senza invece far venire la Ministra Miur Valeria Fedeli o l’elegante e raffinata Angela D’Onghia, è stato un atto di “potere del sottosuolo” – della serie: “io vengo dalla Basilicata petrolifera dove voi di INGV dovete dare pareri sul sottosuolo” Ebbene il caro Vito Di Filippo deve immaginare che i cittadini dove il sottosuolo è produttivo o ospita stoccaggi gas, come la Pianura Padana, non accetta più dictat da politica.
Per il bene del Paese - chiude Spica - servono ormai tecno-politici geologi onesti e competenti, che sarebbe ora che si mettessero in politica al posto di Vito di Filippo stesso, che con il suo “curriculum non giovane” ha anch’esso indebolito il nostro presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante quella visita a Ingv, a cui sarebbe stato meglio affiancare un sotto-segretario Miur, diverso, adatto a visite istituzionali super-partes'.
Redazione Pressa
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