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'Il sindaco Greco non è certo un decisionista, ci sono voluti venti giorni per partorire la nomina del nuovo assessore, dopo le dimissioni di Giuseppe Forte. A proposito dell’ex assessore, benché nostro avversario politico, gli riconosciamo l’onore delle armi nel senso che l’abbiamo sempre visto operare in modo leale, aperto, disponibile al confronto; una presenza moderata che garantiva una pluralità di opinioni all’interno della Giunta. La nomina di Lodi, invece, rende monocolore la Giunta. Lodi ha alle spalle una lunga militanza nel Movimento Sociale Italiano e Alleanza Nazionale, poi è passato recentemente alla Lega. La democrazia offre a tutti anche questa possibilità di cambiare casacca. Certo Lodi non avrà cambiato i suoi ideali di riferimento: Dio, Patria e Famiglia'. Così in una nota la lista di minoranza + Mirandola, guidata dal consigliere comunale Giorgio Siena, interviene sulla nomina di Lodi come assessore a Mirandola.
'Avrà, piuttosto, trovato nella Lega il modo migliore per sostenerli. Di sicuro la Lega più di altri poteva dargli qualche possibilità di un seggio in Regione, che però non è arrivato, non avendo ottenuto un numero sufficiente di voti per essere eletto, anche se le elezioni regionali si sono svolte nel momento di massimo consenso della Lega (gennaio 2020). La Giunta mirandolese monocolore, secondo noi, rappresenta una forzatura rispetto ai risultati delle elezioni amministrative del 2019 dove la Lega ottenne il 37,39% e una lista civica della stessa area politica ottenne il 2,64%, in totale quindi circa il 40%. Il 60% non ha votato Lega. Ora, con la nomina di Lodi, lo stesso partito si appropria del 100% del governo del Comune - continua Siena -. Niente di illegittimo, certo, ma sicuramente non rappresentativo della volontà popolare e indicativo solo del vizio del comando assoluto. Ci piacerebbe che il sindaco, in tutta trasparenza, spiegasse ai cittadini le ragioni di tale colpo di mano'.
Redazione Pressa
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