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A poco meno di due settimane dall’ultimo dpcm, l’Italia si appresta ad affrontare nuove restrizioni, nel tentativo, da parte del Governo, di rallentare la curva dei contagi da Coronavirus. Non si conoscono ancora i dettagli, ma il premier Conte ha già riferito in Senato che non ci sarà un lockdown globale, come quello di marzo.
Il Governo ha individuato infatti tre livelli di pericolosità: il terzo è quello nazionale, mentre il secondo e il primo saranno riservati alle regioni che rischiano di più il collasso del sistema sanitario, dove l’indice Rt (quello dei contagi) è superiore a 1,5.
Tra le nuove misure, avverrà la chiusura dei negozi al dettaglio, ad eccezione di alimentari, farmacie, parafarmacie e tabaccai, e quella dei musei, inizialmente lasciata fuori dal dpcm del 24 ottobre. La didattica a distanza sarà obbligatoria dalla seconda media in su, mentre la mascherina al banco non sarà più discrezionale.
Sale giochi e sale bingo, già chiuse due settimane fa, godranno della “compagnia” delle slot machine e degli altri tipi di macchinette a pagamento di bar e tabaccai. Abbasseranno le serrande le sale scommesse, anche se gli appassionati potranno continuare a giocare on line.
Centri commerciali chiusi nei weekend e nei giorni festivi, mentre la chiusura alle ore 18, a cui già devono fare riferimento ristoranti, bar e pasticcerie, verrà estesa a tutti i negozi inseriti nei centri commerciali, dove naturalmente rimarrà l’obbligo di rilevazione della temperatura corporea, distanziamento sociale e mascherina.
Vietati anche gli spostamenti tra le regioni, fatto salvo per le ormai ben note “comprovate esigenze”: questo significa motivi di lavoro, di salute o di urgenza di altro genere. Naturalmente sarà sempre possibile il rientro al proprio domicilio, anche qualora una persona si trovasse in un’altra regione (magari in vacanza) quando entrerà in vigore il nuovo dpcm.
E il coprifuoco? Inizialmente sembrava che potesse essere fissato addirittura alle 18, anche se nelle ultime ore si parla delle 20 o delle 21 (con Italia Viva di Matteo Renzi che invece spinge per le 22). Ad ogni modo, occorrerà dotarsi di autocertificazione per le uscite serali, fermo restando che sarà possibile non rispettare il coprifuoco soltanto per “comprovate esigenze”.