Oggi, 37 anni fa

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Chi e' davvero all'ergastolo non sono i terroristi ma i parenti delle vittime. Parola di Paolo Bolognesi, presidente dell'associazione che raduna i familiari delle 85 vittime della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980, ieri mattina nel corso della cerimonia a Villa Torchi in ricordo dei bambini che persero la vita nell'attentato.

'Il vero ergastolo e' di chi ha subito la strage- afferma Bolognesi- Mambro e Fioravanti hanno gia' scontato la loro pena, mentre per i familiari il calvario continua. C'e' qualcosa che non torna'. E incalza: 'Non dovrebbero essere i familiari delle vittime a chiedere verita' e giustizia. Dovrebbe essere lo Stato a fare di tutto, altrimenti lo Stato stesso viene meno. Non puo' essere che i terroristi hanno una corsia preferenziale e i familiari delle vittime sono in ergastolo'.

Bolognesi torna poi sulla richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Bologna nell'indagine sui mandanti della strage, a cui l'associazione delle vittime ha deciso di fare opposizione. 'I magistrati di Bologna dovrebbero ricordarsi che le vittime siamo noi- sottolinea il presidente- abbiamo fatto opposizione perche' in quella richiesta di archiviazione ci sono degli svarioni incredibili'. Ad esempio, cita Bolognesi, 'quando la Procura scrive che Mambro e Fioravanti erano degli spontaneisti. Questo significa che non hanno letto neanche la sentenza del 1995. E' questo che ci fa arrabbiare, non si possono stravolgere i fatti'.

Sarà il sindaco Gian Carlo Muzzarelli a rappresentare a Bologna la città di Modena alla cerimonia del 37° anniversario della strage alla stazione ferroviaria. Il sindaco sarà accompagnata dagli operatori della Polizia municipale con il Gonfalone della città decorato con la Medaglia d’oro al Valor Militare. Furono 85 le vittime dell'attentato del 2 agosto 1980 e oltre 200 persone rimasero ferite.