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Parma, no bonus spesa ai fascisti? Pizzarotti fa retromarcia: 'Errore'

'E' stato erroneamente inserito parte di un regolamento che vale per la richiesta di sale civiche, patrocini e contributi per attività ed eventi'
Da un lato i bonus spesa per l’emergenza coronavirus. Dall’altro il regolamento comunale che esclude chi non si dichiara antifascista. E così il sindaco Federico Pizzarotti è costretto a fare retromarcia rispetto alla clausola di cui abbiamo dato conto ieri.
“In merito ai bonus spesa - spiega Pizzarotti su Facebook - è stato erroneamente inserito parte di un regolamento che vale per la richiesta di sale civiche, patrocini e contributi per attività ed eventi“. Ovvero il passaggio in cui si dice che “se professi xenofobia, razzismo e nazismo non puoi beneficiare di sale civiche, contributi o patrocini dal Comune di Parma. Da noi è così e rimarrà cosi’“, ci tiene a mettere in chiaro Pizzarotti.
Ma questo “non vale per i bonus spesa – precisa il sindaco - si correggerà l’errore, grazie a chi lo ha fatto notare con gentilezza”. Dunque, manda a dire Pizzarotti, “chi ha bisogno chieda di accedere ai bonus spesa: a Parma nessuno viene lasciato indietro. Non sarebbe stato comunque vero che i bonus spesa vengono negati a chi non si affermi antifascista”.

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