Ex sindaco di Spilamberto, ex Ds doc, una intera storia a sinistra. E' per questo pedigree che le parole di Francesco Lamandini, oggi presidente AtcMo2, acquistano un peso particolare. Lamandini dopo la sconfitta di Paola Covili a Vignola sotto i colpi di Simone Pelloni, tira una bordata senza precedenti al segretario provinciale: 'Bursi ora dimettiti'.
'Finale, Pavullo, Zocca, Novi e Vignola. Oltre a Savignano, Guiglia. Quando si perde si devono dare le dimissioni - così scrive Lamandini -. E la vittoria a Sassuolo del 2014 non può essere quella che giustifica tutto'.
Ma per ora Lucia Bursi non molla e alla Direzione Pd di lunedì - forte dell'appoggio del senatore Stefano Vaccari - probabilmente non farà passi indietro e tenterà di inquadrare le sconfitte (come già fatto domenica sera) nel contesto nazionale di crisi del Pd renziano. Ma è pur vero che la debacle vignolese (così come quella di Novi) ha risvolti soprattutto locali.
In ogni caso la corsa la successione alla segreteria provinciale Pd è già partita e - come noto - i renziani anti-Bursi (quelli guidati da Matteo Richetti e Ludovica Ferrari e estromessi un anno fa dalla segreteria) sono pronti a mettere in campo il nome dell'assessore di Castelfranco Gianni Gargano.
Leo


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