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Punto nascite Pavullo, il comitato per la difesa: 'L'ipotesi dei privati non deve fare paura'

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Parla Maria Cristina Bettini: 'I cittadini stiano tranquilli. Nessuno vuole sostituirsi ad un servizio pubblico'


Punto nascite Pavullo, il comitato per la difesa: 'L'ipotesi dei privati non deve fare paura'
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'Nessuno vuole sostituirsi ad un servizio pubblico e funzionante in loco.  Quello che proponiamo come comitato è un progetto mirato, con il coinvolgimento dei privati, per il quale sarà avviato uno studio di fattibilità, e che vorremmo diventasse realtà solo nel momento in cui Pavullo dovesse perdere definitivamente il punto nascite. Sarebbe auspicabile che per questo servizio dell'ospedale di Pavullo potesse succedere ciò che è successo in Toscana dove il Ministero ha concesso la deroga al mantenimento di 4 punti nascita sotto i 500 parti l'anno, Barga (460 parti l'anno), Piombino (313), Bibiena (295) e Portoferraio (211), perchè ritenuti di particolare rilevanza anche territoriale. Sarebbe bello e giusto, perché Pavullo, comprendendo l'intera montagna, è strategico e fondamentale per tutta la provincia. Perché  Sassuolo, dove sarebbero dirottate le donne a partorire, non può essere l'unica possibilità per esempio per una donna di Fiumalbo.

Per mille ragioni, non ultima quella sulla sicurezza'

A volere fare chiarezza, rassicurando i cittadini, sull'ipotesi sancita dall'ultima riunione del Comitato 'Salviamo l'ospedale di Pavullo', relativa alla creazione di una realtà privata per supplire alla prevista cancellazione del punto nascite a Pavullo, è Maria Cristina Bettini. Da componente del comitato ha detto sì al cambio di rotta impresso nell'ultima riunione. Che più che di merito è di metodo. Nei rapporti tra il Comitato e la 'politica'. 'Tengo a ribadirlo: la decisione che abbiamo preso, di valutare attraverso uno studio di fattibilità la possibilità di creare una struttura specializzata per continuare a garantire i parti a Pavullo, è nata della consapevolezza che la via del confronto con la politica, la via dei tavoli politici, e degli impegni politici, non ha portato a nulla di buono ed oggi, dopo tanti proclami, ci troviamo alla conclusione che il punto nascite chiuderà.

E' chiaro che per raggiungere l'obiettivo bisogna percorrere altre strade, che non escludono ovviamente il ruolo di indirizzo ed esecutivo della politica, ma ne ridefiniscono il rapporto con i cittadini organizzati, in questo caso il comitato'

In pratica, il Comitato, di fronte alla prospettiva della chiusura del punto nascite e all'oggettiva incapacità della politica in senso generale (perché al di là del peso specifico dei singoli partiti e dei singoli schieramenti non si può dimenticare che sia le forze politiche espressione della maggioranza che governa Regione, Provincia e, nei fatti, Ausl, sia quelle di opposizione, hanno contribuito con il proprio voto all'ultimo PAL, ad andare in questa direzione), tenta ora di prendere come si suol dire 'il boccino in mano'. Di sicuro non più spettatore passivo, relegato ad un ruolo subalterno nella discussione, o al massimo consultivo rispetto a proposte e decisioni già assunte sul piano politico, ma protagonisti diretti di proposte che la politica sarà chiamata ad ascoltare e valutare. Che potrebbe sembrare infattibile ma non lo è. Perchè per esempio la gestione privata, in convenzione, di un servizio specialistico di questo tipo non è utopia. Così come non lo è la gestione misto pubblico privata dell'ospedale di Sassuolo e di servizi specialistici che in esso vengono gestitida anni.

Ma su ipotesi specifiche Bettini mette le mani avanti: 'E' ancora presto per definire quale sarà la forma della struttura e della gestione. Uno studio di fattibilità servirà proprio a questo. Per ora abbiamo voluto mandare un segnale forte alla politica, auspicando che con strumenti e metodologie diverse, capaci di imporre una prospettiva se non nuova almeno diversa rispetto a quella che non ha portato a nulla, si possa raggiungere l'obiettivo. Un obiettivo che vorremmo raggiungere con il coinvolgimento attivo di tutta la popolazione di Pavullo e dell'intero Frignano. Perchè il valore e la tutela del patrimonio di una comunità si misurano anche e soprattutto su questioni come queste'

Gianni Galeotti


Redazione Pressa
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