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'Inizia l'emergenza smog che causa danni e morti, ma la politica gioca a bloccare l'innovazione legata alla transizione ecologica. Siamo alle solite, come ogni anno in questo periodo le grandi citta', soprattutto del Nord Italia, sono in piena emergenza dovuta all'inquinamento. Ma l'improvvisazione del Governo sta facendo piu' danni che altro'. Lo dice in una nota il membro dell'esecutivo dei Verdi Angelo Bonelli. 'In tutto cio' il dilettantismo al Governo ha varato un piano incentivi, in discussione in queste ore nella Legge di Bilancio, che non va assolutamente bene, perche' dovrebbe essere basato su un principio di equita' sociale- spiega Bonelli- incentivo bassissimo per chi ha piu' reddito e invece molto piu' alto per chi e' meno abbiente. Invece le lobby dei fossili cercano di bloccare tutto, come dimostra la convocazione da parte del Governo del tavolo tecnico senza la presenza della associazioni ambientaliste'.
'La situazione e' drammatica- prosegue Angelo Bonelli, dell'esecutivo dei Verdi- secondo l'Agenzia Ue per l'ambiente sono piu' di 85.000 le morti ogni anno a causa dello smog in citta', dovute in gran parte alle polveri sottili. Per noi sono veri e propri omicidi di Stato. Il paradosso e' che i costi dell'inquinamento da smog sono talmente elevati, piu' di 88 miliardi di euro come certifica l'Organizzazione mondiale della sanita', che basterebbe investire questa cifra, e in 4 anni il 50% del parco automobili italiano sarebbe a trazione solo elettrica'.
La soluzione 'dovrebbe passare attraverso il divieto di circolazione delle auto diesel in Italia a partire dal 2030 e di quelle a benzina a partire dal 2035- prosegue Bonelli- un piano per l'implementazione delle centraline elettriche di ricarica, il potenziamento del trasporto pubblico locale (neanche un centesimo previsto su questo nella legge di Bilancio), l'elaborazione di Piani obbligatori per ogni citta' per la realizzazione di vie ciclabili per l'accesso al centro abitato e ai luoghi di lavoro. Insomma una visione della mobilita' sostenibile che eviti slogan e annunci, ma segua l'esempio virtuoso di molti Paesi europei'.
Redazione Pressa
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