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Partiamo da un dato. Dal primo gennaio 2020 al 27 maggio 2021 le sanzioni rilevate dall’autovelox in tangenziale Carducci a Modena sono state 67.421, parliamo di 130 multe al giorno e appena 286 ricorsi presentati. Una enormità di sanzioni. Le multe vanno da 41 euro per coloro la cui velocità viene rilevata tra i 75 e gli 85 chilometri all'ora, fino a raggiungere un massimo di 828 euro per chi lo strumento certifica transitare oltre i 135 chilometri orari. Con punti e sospensione della patente annessi. Ipotizzando una sanzione media di 169 euro (velocità rilevata dagli 85 ai 115 orari), parliamo di circa 20mila euro di incassi per il Comune al giorno. Il tutto in una tangenziale dove la maggior parte degli automobilisti viaggia sotto ai 70 all'ora solo e unicamente davanti a quel velox.
Bene, oggi improvvisamente si scopre, in base a una sentenza di un Giudice di Pace di Modena che 'esiste la prova del difetto di funzionamento di tale strumentazione elettronica di controllo della velocità' e che questo velox può attribuire la velocità di una vettura in transito su una corsia a quella di un altro mezzo sulla corsia a fianco e così può portare alla verbalizzazione di sanzioni illegittime, come nel caso specifico segnalato dalla portavoce di Ruote Libere, Cinzia Franchini, e oggetto dell'accoglimento del ricorso.
Dunque, in base alla sentenza depositata il 10 novembre 2021, vi sono prove che uno strumento che verbalizza 130 sanzioni al dì a Modena e che rappresenta una sorta di 'tassa occulta' da 20mila euro al giorno, ha un 'difetto di funzionamento'. Insomma è difettoso.
Il problema è anche politico.
Perchè appena 5 mesi fa, davanti a specifica interrogazione del consigliere di Forza Italia Piergiulio Giacobazzi, il sindaco di Modena (qui il comunicato) disse che 'le verifiche sul corretto funzionamento del dispositivo' erano 'già state espletate e che l’autovelox' era 'regolarmente revisionato e tarato'. 'La normativa, inoltre - disse il sindaco - non prevede alcuna procedura di raffronto tra dati di diversi dispositivi e la Polizia locale non può comportarsi in difformità rispetto a quanto stabilito dalla norma'.
Per il sindaco, insomma, era tutto a posto. Per il giudice no. Era la terza volta che questo autista veniva sanzionato. E se il camionista non avesse fatto ricorso? Se avesse pagato per la terza volta e basta, pur sapendo di avere le prove del Gps e del cronotachigrafo della propria innocenza, arrendendosi davanti a una multa iniqua? Quanto sarebbe costato a questo autista, che ovviamente viaggia per lavoro, questa multa e questa decurtazione dei punti sulla patente? E quanti automobilisti, ovviamente sprovvisti di Gps, anche volendo non possono dimostrare di non meritare una sanzione verbalizzata in modo simile a quello denunciato dal camionista?
Un problema c'è e grave. Ma qui, nella Modena intelligente, sostenibile, inclusiva, va sempre tutto bene. E quando va male? Pazienza, tanto la maggior parte dei cittadini non fa ricorso.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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