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Il 2018 politico modenese si chiude con la candidatura a sindaco nelle fila del centrodestra (sarebbe meglio dire della Lega vista la completa sottomissione dei referenti provinciali di Forza Italia al tavolo, superati per presenza anche da Fratelli d'Italia) di Stefano Prampolini. Commercialista mite e rispettato, Prampolini è stato scelto già in estate dall'unico vero stratega leghista emiliano, Stefano Vernole.
Ma siamo sicuri che il 2019 si aprirà con lo stesso scenario? Siamo sicuri che Prampolini resterà in sella e sarà lo sfidante di Giancarlo Muzzarelli? I dubbi cominciano a serpeggiare nella Lega (naturalmente non nei segretari e commissari forzisti che di presentare un loro nome a Modena nemmeno ci pensano puntando solamente sulla candidatura a sindaco a Mirandola).
Prampolini appare davvero troppo anonimo anche al Carroccio per sfidare la corrazzata di Muzzarelli e anche la strategia sui social (per ora condotta dal ghost writer milanese che guidò la campagna di Simone Pelloni a Vignola, Massimo Melica, nella foto sotto) non appare vincente e sufficientemente aggressiva.
Ecco allora apparire all'orizzonte la possibilità di cambiare condottiero. Il problema è l'assenza di alternative. Tanti sono infatti saliti sul carro leghista in questi mesi, una migrazione vera e propria ad esempio dalle fila del partito di Giovanardi che ha regalato alla Lega Luigia Santoro, Alberto Bosi (fratello dell'assessore ex vendoliano) e Beatrice Borelli, ma anche sparuti gruppi di sedicenti civici. C'erano tutti la sera scorsa alla cena natalizia della Lega al Baluardo. Nella speranza di spartirsi non solo metaforicamente la torta nel 2019 (ammesso la Lega vinca ovviamente).
Tra questi al tavolo d'onore, di fianco al commissario provinciale Stefano Bargi e al tavolo con capotavola lo stesso Stefano Prampolini, la presidente di Confagricoltura Emilia Romagna Eugenia Bergamaschi, avvicinatasi alla Lega (apprezzata dal commissario cittadino Luca Bagnoli, meno dal duo Bargi-Vernole) e spinta per la sostituzione di Prampolini da Fratelli d'Italia di Michele Barcaiuolo.
A quanto pare però la Bergamaschi, gradirebbe maggiormente una candidatura alle Europee o alle Regionali. Troppo alto il rischio di correre a Modena e poi 'bruciarsi' perdendo.
Giuseppe Leonelli
Redazione Pressa
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