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Forza e semplicità contro la criminalità, il nuovo questore si presenta: 'I cittadini sono la mia sponda'

Forza e semplicità contro la criminalità, il nuovo questore si presenta: 'I cittadini sono la mia sponda'
Forza e semplicità contro la criminalità, il nuovo questore si presenta: 'I cittadini sono la mia sponda'

Oggi il primo incontro con la stampa in questura per Lucio Pennella: 'Fascia A? Un dibattito che non mi interessa, per me Modena già lo è. Baby gang? Una città medaglia d'oro per la resistenza non può averne paura, ma insieme affronteremo anche questo'

Oggi il primo incontro con la stampa in questura per Lucio Pennella: 'Fascia A? Un dibattito che non mi interessa, per me Modena già lo è. Baby gang? Una città medaglia d'oro per la resistenza non può averne paura, ma insieme affronteremo anche questo'


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Ringrazia il capo della Polizia per aver affidato l'incarico alla guida di una questura aggiudicata importante come quella di Modena e il suo predecessore Donatella Dosi per poi, sollecitato ad alcune domande, entrare nel merito della realtà Modenese. 'Una realtà ricca dove c'è tanta voglia di lavorare, di rimboccarsi le maniche soprattutto dopo le difficoltà. Poi è una città medaglia d'oro al valore civile non può non vincere la sfida della criminalità e devianza giovanile. La Fascia A? Un dibattito che non mi interessa, per me Modena già lo è. Lascio ad altri le elucubrazioni di questo punto'.Lucio Pennella arriva in una delle giornate più calde della stagione. Per lui che è abituato al sole sì, ma al caldo di località di mare, sembra non essere un problema. Il nuovo questore di Modena arriva da una grande esperienza a Pesaro a Bari e dall'ultimo incarico a Ravenna. Si mostra onorato e contento di guidare Modena in sostituzione di Donatella Dosi, arrivata in città nel novembre 2023, e adesso in pensione per raggiunti limiti di età.
Devianza giovanile, appunto, uno dei tre punti che, insieme allo spaccio e all'immigrazione irregolare, ricordiamo al questore come tre elementi dirimenti ricordati proprio dal questore Dosi qualche giorno fa nel giorno del saluto.'Sono problemi comuni purtroppo che non risolveremo in toto, ma che affronteremo per evitare una condizione emergenziale - ha detto il nuovo questore -.
Vanno affrontati in tutte le loro sfaccettature se c'è tanto spaccio vuol dire che c'è tanto consumo di droga e anche di questo ci dovremo occupare. Così come di fronte all'immigrazione, che è un diritto e che non deve sfociare in delinquenza, occorre un approccio completo'.
Sul fronte dell'immigrazione l'esperienza del nuovo questore e parla da sola. Fu proprio lui a Bari alla guida delle operazioni che gestirono il grande flusso di immigrati dall'Albania: era il 1991 e Pennella ricorda come tanti arrivarono anche a Modena smistati in un centro di accoglienza in periferia, a Saliceta San Giuliano.
Nativo di Foggia, cinquantanovenne, proveniente dalla questura di Ravenna, che ha diretto dal 18 maggio 2023, Pennella ha iniziato la propria carriera nella Polizia di Stato nel 1984, svolgendo diversi e delicati incarichi in città come Bari, Trieste, Teramo, per giungere poi in Emilia-Romagna. Laureato in giurisprudenza, all’università La Sapienza di Roma, è anche Cavaliere dell’Ordine di San Gregorio Magno e del Santo Sepolcro di Gerusalemme.
Inoltre, nel maggio 2023, è stato insignito della onorificenza di 'Commendatore al merito della Repubblica Italiana'.'La sicurezza è governabile e può essere garantita – ha detto il Questore – e io sono pronto a farlo con professionalità, insieme ai miei collaboratori, e soprattutto ascoltando la gente. È importante mettersi in ascolto, dopo l’ufficio, nei quartieri, nei giardini, là dove ci sono problemi concreti. La sicurezza si può migliorare, con metodo e fiducia'. Ma la cifra della sua esperienza e del suo operato su Modena, il nuovo questore la fornisce anche sotto un altro aspetto, semplice e allo stesso tempo complesso. Quello di una Sicurezza intesa come sistema sociale che si rafforza nel momento in cui ognuno fa la propria parte. 'Ad esempio, dove c’è cultura, non c’è criminalità. Per me la cultura è un elemento fondamentale. Un giardino popolato da famiglie, iniziative culturali, musica, teatro, sport, non è un luogo dove può attecchire lo spaccio o il degrado. La cultura è uno strumento di sicurezza. Se noi lavoriamo in rete, ognuno nel proprio ambito – noi nella sicurezza, altri nella cultura – allora quel territorio viene restituito ai cittadini. E se i cittadini si riappropriano del territorio, l’illegalità non trova spazio'.Una visione integrata, che vede le forze dell’ordine al fianco di chi lavora nel sociale, nella scuola, nella promozione culturale.
'La sicurezza non è un compito esclusivo della Polizia – ha ribadito – ma un progetto di comunità. Quando si lavora in rete, quando ciascuno fa la sua parte, si costruisce un tessuto urbano forte, capace di resistere alle infiltrazioni della devianza'.Gi.Ga.
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Nato a Modena nel 1969, svolge la professione di giornalista dal 1995. E’ stato direttore di Telemodena, giornalista radiofonico (Modena Radio City, corrispondente Radio 24) e consigliere Corecom (C...   

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