Soluzioni specifiche non ce ne sono ancora sulla carta per le singole parti della città se non quelle già avviate dall'amministrazione attuale e precedente. Queste saranno costruite anche con un confronto aperto con la città oltre che con l'apporto della società di consulenza.
Avvio di un progetto che sarà presentato questa sera a Campogalliano presso la sala La Montagnola in via Garibaldi 57. A parlarne e a presentarlo Daniela Tebasti sindaco di Campogalliano, Andrea Burzacchini e Giulia Sabatini della società Aiforia, consulente del progetto, e Filippo Petacchi, Assessore alla viabilità e alla mobilità sostenibile. Tutti e quattro erano presenti questa mattina alla conferenza stampa presso la provincia, una sorta di anteprima di quanto succederà questa sera.Il progetto
Sia gli spostamenti interni nella parte centrale del comune, sia quelli tra
Daniela Tebasti, sindaca di Campogalliano, sottolinea che «promuovere soluzioni di mobilità leggera e attiva era tra le linee guida del nostro mandato e questo progetto segna l’inizio di un percorso che punta a raggiungere proprio questo obiettivo, con il coinvolgimento dei cittadini, delle famiglie e delle associazioni del territorio. Per farlo ci siamo affidati a professionisti che hanno già sviluppato progetti simili in altre realtà della nostra regione, con l’intento di ripensare la Campogalliano del futuro, in un’ottica di sostenibilità, cura ambientale e benessere della persona».
Così Filippo Petacchi, assessore alla viabilità e alla mobilità sostenibile del Comune di Campogalliano: 'Inizia un nuovo percorso di partecipazione con i cittadini con l’obiettivo di proporre delle strategie puntuali di mobilità sostenibile, che consideri le peculiarità di tutto il territorio comunale. Le azioni che andremo a proporre, in un piano di insieme della mobilità, vogliono migliorare una sostenibilità ambientale, sociale ed economica'.Il gruppo di lavoro – formato dall’Amministrazione comunale e dai consulenti di Aiforia, agenzia di Friburgo che ha già sviluppato analoghi progetti in Emilia Romagna – ha la chiara consapevolezza di dover agire su diversi ambiti e che un singolo “progetto pilota”, per quanto di successo, rischierebbe di rimanere isolato e poco significativo.
'Togliere spazio alle auto e ridarlo alle persone è quanto sta accadendo in tutta Europa, in città grandi e piccole – precisa Andrea Burzacchini, direttore di Aiforia – Ovunque i risultati sono positivi, non solo in termini di aria pulita, di quiete, e di sicurezza; ma anche di tempo, denaro e spazio restituiti alle famiglie e all'intera comunità. Questo significa qualità della vita'.
Il piano d’azione del progetto è composto da tre ambiti diversi: il primo riguarda le modifiche strategiche della sede stradale in ambito urbano (introduzione delle soluzioni operative che permettono di migliorare l’attrattività della mobilità attiva), il secondo è centrato sugli spostamenti casa-scuola e, più in generale, sulla mobilità nei pressi dei poli scolastici (iniziative per facilitare e potenziare gli spostamenti casa-scuola che avvengono con mezzi sostenibili e un percorso partecipativo con le scuole per identificare misure ad hoc), il terzo ha come focus la ciclabilità extraurbana (sviluppo o potenziamento di